GIUNTA III.
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Considerando ora le altre due maniere, si osservi che la
seconda suol dirsi anche a scannellature semplici, e la ter¬
za a scannellature composte. L'una si adopera negli ordini
più gravi, e le scannellature si fanno in numero di venti;
l'altra si pratica nei più dilicati, e le scannellature sono ven¬
tiquattro. Se la colonna è senza base, le sannellature vanno
in linea retta sino all'estremità dell' imo scapo; in caso di¬
verso esse terminano un po’ superiormente a questo ed in
linea curva. Ecco però il modo con cui si devono determi¬
nare nell’una e nell’ altra maniera.
Se le scannellature sono semplici, si segni un circolo, per
es. ADBC (Tav. XXVII. fig. 2.) avente per diametro quel¬
lo dell'imo scapo; si divida la sua circonferenza in venti par¬
ti eguali, di cui una sia la ab ; questa determinerà l'ampiez¬
za di ciascuna delle venti scannellature. Se poi queste si vor¬
ranno formare semicircolari, si dividerà ognuna di quelle par¬
ti per metà come in B, e quello sarà il centro del semicir¬
colo; se poi si vogliono di una sesta parte di circonferenza,
come si suole praticare per lo più in questa maniera, allora
fatto centro successivamente in a ed in b con lo stesso rag¬
gio ab si segni al solito l'intersecazione dei due archi in e,
e questo sarà il centro ricercato. Eseguita questa operazione,
dall'estremità di ciascun archetto s'innalzeranno tante perpen¬
dicolari che indicheranno nel fusto l'andamento delle scan¬
nellature. Di questa maniera è scannellata la maggior parte
dei dorici.
Se le scannellature poi debbono essere composte, o sia
con listelli divisorj, e quindi in numero di ventiquattro, si
divida la circonferenza in ventiquattro parti eguali come nel¬
la fig. 3. Tav.XXVII. Ciascun punto di divisione sarà il centro
di una scannellatura, la quale sarà, come per l’ordinario, cir¬
colare. Per determinarne poi l'ampiezza, fa d'uopo prima
stabilire la larghezza del listello, indi preso l'intervallo da
un centro all’altro, per es. ac, si porti sopra questa la lar¬
ghezza medesima e si supponga essere ab; la rimanente be
si dimezzi in d; sarà bd il raggio ricercato. Del resto si
operi come nella maniera precedente. In questa fig. 3. poi
si vede come si abbiano a terminare le scannellature, quan¬
do alle colonne yi sottostanno le basi, cioè si guidi dalla