CAPO IX.
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stura di fuoco e di terra, ma si compone di gran
copia d'aria e di umido, non è fragile, ed è do¬
tato di utilissima trattabilitä. Onde per la ragione
che i Greci di quella materia apparecchiano i gig¬
ghi ai buoi, stante che presso di loro 1 gioghi
chiamansi ziga, perciò questo legno chiamano
zigian.
58. Nè sono meno meravigliosi il cipresso (1)
ed il pino (2), perchè avendo grande copia d'u¬
more ed un eguale mistura degli altri elementi,
per l'esuberanza dell' umido sogliono bensi cede¬
re nella fabbrica, ma si conservano lungamente
senza guastarsi: dentro di loro hanno un liquido
di tale amaro sapore, che per la sua acrimonia
non permette di penetrare al tarlo, nè ad altre be¬
stiuole nocive. Perciò le opere che si fabbricano con
legno di questa sorta durano eternamente. Pari¬
pesante, ed ottimo più che tutto a far fusi, denti da ruota
di mulino, mazzapicchj da spaccar legna. Quando il carpine è
molto secco si rompe. Di questo legno non si trovano pezzi
si grossi che sieno utili per le grandi fabbriche.
(1) La specie più comune è quella detta cupressus sem¬
per virens. E legno di grana fina ed ha il vantaggio massi¬
mo di resistere alle ingiurie del tampo. I pali di cipresso
sono quasi incorruttibili. Non si adopera però nell' interno
delle abitazioni per causa dell'odore troppo acuto che conserva.
(2) Parlando dei pini dovrebbesi indicare la specie ch' è
la migliore per l'uso delle fabbriche. Ma a lume dell'ar¬
chitetto è meglio indicare i segni che dimostrano le buone
qualità che si ricercano in quest' albero per metterlo util¬
mente in opera.
1.° Il legno di pino non dev' esser bianco, ma d'nn
giallo chiaro. Il bianco è poco resinoso.
2.° Dev' essere assai fissile: il suo pregio cresce in ra¬
gione del peso.
3.° 1 cerchj del corpo di quest' albero sono concentrici: