LIBRO II.
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me, alla famigliarità e dolcezza dei Greci sponta¬
neamente si riducevano. Ond'è che quell acqua
per aver ammolliti, non con l' impudicizia del
morbo, ma colla dolcezza dell'umanità gli animi
barbari, acquistò quella fama.
40. Resta ora, poichè vi sono entrato, ch io
conduça a fine la descrizione intera di quelle mu¬
ra. Siccome adunque nella parte destra evvi il
tempio di Venere e il fonte soprascritto, cosi sta
nel lato sinistro la casa reale che il re Mausolo
collocò secondo il suo intendimento. Vedesi da
quella alla destra parte, il foro e il porto e tut¬
to il recinto delle mura: sotto la sinistra il por¬
to separato, nascoso fra i monti in modo che al¬
cuno non può nè veder, nè sapere quel che den-
tro si faccia: e ciò perchè il re dalla sua casa
inosservato provveda a quanto occorre ai remiganti
e ai soldati.
41. Dopo la morte di Mausolo, regnando sua
moglie Artemisia, mal paghi i Rodiani, che una
donna imperasse a tutte le città della Caria, par¬
tirono con un armata navale per occupare quel
regno. Ma Artemisia essendo venuta in cognizio-
ne di questo, allesti un' armata nell' interno del
porto, ivi ascondendo i rematori ed i combatten¬
ti, agli altri cittadini poi comandò di salir sul¬
le mura. Quando adunque i Rodiotti colla lo¬
ro bene fornita flotta mostraronsi nel porto mag-
giore, ordinò che si applaudisse dalle mura e si
promettesse di consegnar la città : ond'è che es¬