GIUNTA IX.
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to per la facilità con cui si possono coltivare e far crescere
rapidamente i salici in terreno umido. In mancanza del sal¬
cio si possono adoperare per lo stesso uso le verghe di be¬
tula di pioppo, ed anche gli arbusti di spini bianchi.
Fra le varie specie di salici sono da preferirsi quella de
vinchi rossi (salix purpurea ) e l'altra de' vinchi gialli (sa¬
lix vitellina ), che stante l'arrendevolezza e tenacità delle
lor verghe corrispondono a meraviglia cosi alla forma come
alla solidità che si esige dalla natura del sito in cui devono
porsi in opera.
Dopo di queste due specie è da pregiarsi l'altra detta
salix vimenalis, particolarmente pei ripari de' fiumi, e per le
opere nelle paludi. Le fascine di questo salice durano anche
nel ghiaccio. Delle altre specie, benchè di pregio inferiore, si
può pure trar partito per la composizione delle fascine (1).
Costruzione ed uso delle fascine.
E inutile il dar precetti ad ingegneri, che devono sup¬
porsi bene istruiti, sulla costruzione ed uso delle fascine. No¬
teremo solo che l'Accum stabilisce che al punto del primo
legame, le fascine debbano avere un piede circa di grossez¬
za; che sianvi 3 o quattro piedi di distanza dal primo al se¬
condo legame; che la intera lunghezza sia di 9 o 10 piedi,
e che la grossezza nel centro sia almen di 8 pollici. Aggiun¬
ge il predetto autore che debbano essere frondose e di ta¬
glio fresco, perchè pel proprio peso calano più facilmente
nell'acqua, e non hanno d'uopo di molta terra. Ognuno già
conosce dalla moderna sperienza che l'architetto idraulico
per mezzo delle fascine distrugge banchi di sabbia ed isole,
fortifica rive di fiumi prossime ad essere aperte, innalza bar¬
rière al furor de'torrenti, e li costringe a fremere rinchiusi
lungo il prescritto letto. In pochi momenti con questo mez¬
zo un valoroso ingegnere salva quelle campagne, le quali col¬
l'ajuto di pali e di pietre avrebbe indarno tentato di toglière
all'estremo infortunio.
Conchiusione.
Per quanto potea permettere la scarsa potenza delle no¬
stre cognizioni e la natura dell' opera, a cui abbiamo dedi¬
(1) Accum op. cit.