Full text: Lib. II (2)

GIUNTA IX. 
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stato quella perfezione cui è destinato dalla natura, potrà 
ajutare la chimica nel progresso delle sue indagini (1). 
Tenendo dietro sempre all'esperienza si conobbe che i 
legni resinosi vanno meno soggetti all'intemperie dell' aria 
che non gli altri cui manca si fatta materia: inoltre, che il 
legno in generale posto in una temperatura regolare, non 
soggetta all'alterazione dell'aria e dell'umido, è quasi affat¬ 
to immune da corruzione. 
I legni che stanno ora nell' acqua ed or sopra terra perisco¬ 
no rapidamente. 1 pali di quercia esposti a tale alternativa 
durano dai 50 ai 60 anni, e quei di pino dai 20 ai 30. Passato 
questo tempo è necessario il cangiarli. Tale osservazione si 
può fare da chiunque passa da Mestre a Venezia, e in si¬ 
mili luoghi. 
Altra osservazione sui legni da fabbrica, specialmente fre¬ 
schi e spugnosi, c'insegna che quando questi sono in con¬ 
tatto colla calcina periscono. Perciò pensarono alcuni archi¬ 
tetti d'intonacare l' estremità de' travi che s'insinuan ne' mu¬ 
ri con argilla, come assai opportuna alla loro conservazio¬ 
ne. Altri usavano di far simile intonaco con catrame, ma 
con più danno che vantaggio particolarmente in legno non 
bene stagionato; perchè l'umidità repressa dal catrame ed 
imprigionata produce a poco a poco la muffa, ciò che non 
(1) In un opuscolo di Luigi Lanzi comentato da Quirico Viviani 
e stampato nel 1818 è detto a questo proposito in una nota del Vi¬ 
viani: » La metafisica ha molto guadagnato da un diligente studio sui 
» nostri sensi. Se non che nelle particolarità di ciaschedun senso non si 
» é ancora estesa quanto poteva. Noterò qui soltanto, che mi fa meravi¬ 
» glia che i sapienti, i quali tanto si occuparono a rintracciare le molti¬ 
» plici facoltà della vista, del tatto, del gusto, abbiano neglette quasi del 
» tutto quelle di cui è suscettibile l' odorato. Se il predetto senso fos¬ 
» se posto in esercizio più attivo non acquisterebbe l' anima una nu¬ 
» merosa serie di nozioni, che tuttora le mancano ? L’ analisi chimica coi 
» sussidj dell'occhio, del tatto e del gusto non può certamente arrivare a 
» quel punto a cui potrebbe giungere se mettesse a profitto il senso del¬ 
» l'odorato: e da ciò qual vantaggio non potrebbe ritrarre la scienza che ha 
» di mira la salute del corpo umano e la cognizione degli altri corpi? » 
Questo pensiero sostenuto da molte particolari osservazioni fu approvato 
dal celebre nostro Brocchi, al quale il Viviani lo comunicò in Venezia 
pochi giorni prima della sua partenza verso quelle terre, ove colla vita di 
lui lu sepolta gran parte del tesoro delle sue cognizioni.
	        
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