GIUNTA II1.
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qualora vengano percossi; 3.° il restare inalterabili alle in¬
temperie, qualità che si desume col lasciarli esposti tutta u¬
na stagione invernale; 4.° il rendere un suono acuto quan¬
d'anche sieno bagnati, la qual proprietà è forse la più de¬
cisiva, e il non dar essi il menomo passaggio all' acqua.
Un altra nota caratteristica poi della loro bontà, che vie¬
ne da tutti annoverata siccome la più importante, è che
riescano di un peso specifico il minore che sia possibile. Vi¬
truvio e Plinio riferiscono che nell'Asia, nella Spagna, ed in
altri luoghi si vedevano mattoni di un peso specifico mino¬
re dell'unità, cioè tali che galoggiavano sull'acqua ; e Possi¬
donio riferito da Strabone attesta di essere stato di ciò te¬
stimonio oculare. Vitruvio attribuisce quella proprietà alla
terra pomice, di cui venivano costrutti. Questi mattoni si lo¬
dano sommamente, perchè essi giovano meglio alla solidità
non facendo troppo gravi le muraglie. Ma qui ci sia per¬
messo di osservare in primo luogo che non sapremmo si fa¬
cilmente dar credenza alla singolare leggerezza vantata da
quegli antichi, perchè sarebbe stato necessario affinchè ciò
potesse aver luogo, che fossero stati internamente del tutto
vuoli; ed ora in secondo luogo che andando il peso delle
muraglie tutto a carico del sottoposto terreno, qualora sia
questo consistente per natura o reso tale dall'arte, nulla può
influire sulla solidità della fabbrica se anche viene gravato
dalle muraglie di qualche migliaja di libbre in più od in
meno. Anzi questo è vantaggioso quando debbano regger
alle spinte. Bensi questa leggerezza sarebbe desiderabile nel¬
la formazione delle volte per diminuire quanto più si potes¬
se la loro spinta; sarebbe anzi da bramarsi che per simile
costruzione fossero formati di alga. Ma poichè non si sapreb¬
be come far diminuire a tal segno il loro peso specifico, per
renderli almeno della massima leggerezza possibile si suole
commischiare all'argilla paglie sminuzzâte e polvere di car¬
bone, perchè queste sostanze provando per le prime l'azio¬
ne del calorico si abbruciano e fanno si che nell' interno
dei mattoni vi rimangano alcuni pori, d'onde ne viene la
leggerezza.
Vanno taluni classificandoli anche a seconda del loro eo¬
lore; e dicono che quelli di un rosso-giallo, i quali danno a