tione, si come molti scrittori ragionano di molti Consoli, le medaglie de quali non si possono trouare: concludendo quanto alla medaglia d'Egnatio
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  · Census ID10021173: »Denarius of C. Egnatius (Cupid / Temple of Jupiter Libertas, RRC 391.2)«

, & la decisione delle lettere & dell'armi, (se l'vna cosa è cosi necessaria & vtile come l'altra, & l'vna senza l'altra rimane imperfetta, ne puo interamente giouare alla Republica) che amendue le professioni debbono camminare di pari grado, se bene pare

che Ouidio facesse dichiarare à Vlisse nell'oratione, che ei fece contro ad Aiace, disputando insieme dinanzi all'essercito Greco sotto Troia, chi di loro piu meritasse le armi d'Achille, che l'ingegno debbe essere alla forza preferito, dicendo:

Margin note:

Ouidio.
Tibi dextera bello
Vtilis, ingenium est quod eget moderamine nostro.
Tu vires sine mente geris, mihi cura futuri est.
Tu pugnare potes, pugnandi tempora mecum
Eligit Atrides. Tu tantùm corpore prodes,
Nos animo: quantoq́; ratem qui temperat, anteit
Remigis officium, quantoq́; est Dux milite maior,
Tanto ego te supero: nec non in corpore nostro
Pectora sunt potiora manu, vigor omnis in illis.

   Ma quale altro piu vero testimonio o diffinitiua sentenza vorremo noi ne vedere, ne sentire, che quello che circa à questo vsauono gl'antichi? coronando d'vna medesima corona d'Alloro i Capitani, che ei chiamauono Imperadori, & i Poeti: onde fece il Petrarca quel bel verso:

Margin note:

Petrarca.
Honor dell'Imperadori & di Poeti.

   Et in vn'altro sonetto, parlando pure de l'Alloro:
O sola insegna al gemino valore.

   Quantunque alcuni potrebbono dire che cio era fatto da gl'antichi per monstrare non la parità, ma l'etternità de l'vna & dell'altra professione: laquale cosa ancora io per
auentura