Lo stesso Poeta dimostra, che il mirto era di
Venere
, & che si celebraua in
Pafo
, quando dice nella Georgica,
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solido Paphiae de robore myrtus.
Et in vn'altro luogo, parlando di
Venere
,
Ipsa Paphum sublimis abit, & c.
Et di certe colombe che vide
Enea
, dice,
Maternas agnoscit aues.
Et che le ciuette siano dedicate a
Minerua
, & per ciò in
Athene
siano celebrate, basta che lo dica il prouerbio,
Noctuas Atbenas:
la qual cosa non solo si dice per le molte monete, ma per le molte ciuette, che s'alleuauano in
Athene
sotto la sciocca deuotione di
Minerua
.
B. Se V.S. mi dicesse cosi a poco a poco quel che ha detto in vn'attimo col mettere insieme vn monte di cose, io l'intẽderei meglio, & lo terrei à mente.
A. Io credeuo, che fussero le cose dette, o molte d'esse così triuiali, che non fusse necessario di trattenermi in dirle, massimo che per li libri di
Lilio Giraldo
, de Diis, & per li Hieroglifichi di
Pierio Valeriano
, & per gli altri che hanno scritto delle medaglie, resta ogni cosa meglio, & con più fondamẽto dichiarata. Ancorche a me auuẽga come a coloro, i quali mẽtre pigliano delle ciriege da vn piatto, auuiene, che nel pigliarne quattro, ne vengono dietro a esse dieci, o dodici attaccate insieme, & per ciò domandando voi qualche cosa diquel che si è detto, io rispõderò quãto saprò in simil materia.
B. A
Gioue
V.S.diede l'Aquila & il fulmine, & tra gli alberi la quercia, di che io ne vorrei sapere più particolare ragione, o autorità.
A. Già ho detto, che non v'era altra ragione in queste cose, se non l'essere state accettate dall'vso: ma pur dirò alcuna delle ragioni, che mi restarono in mente di quelle che vdij dire da altri, che meglio le sapeuano. La ragione, per la quale assegnano l'Aquila a
Gioue
, è perche egli fu il primo, che in
Creta
, doue nacque, trouasse vn nido d'Aquile, & andasse a vccellare con esse:& perciò in alcune medaglie d'
Alessandro
, & in alcune altre Greche ha l'Aquila in mano à guisa d'vccellatore, come in queste vederete.