239.
nonstructural
240.
DIALOGO QVINTO
DE ROVESCI DE GLI ANIMALI
ET D'ALTRE COSE CHE S' ATTRIBVISCONO A GLI DEI DE' GENTILI.
B. MI disse V.S. a'giorni passati, che vn'altra volta mi harebbe parlato della Sfinge, & d'alcuni altri animali poco da noi conosciuti: hora io le domando la promessa che mi fece di dichiararci i rouesci, & darci ad intendere, che vtilità si possa cauare dallo studio delle medaglie.
A. Io non prometto mai di dichiarar cosa alcuna, ma solamente di dire il mio parere: & questa materia de gli animali nelle medaglie ha due difficultà; l'una è à conoscerli, l'altra è à sapere à che effetto si mettono ne'rouesci. Alcuni animali si truouano assai conosciuti, come l'aquila, il leone, & la serpe: ma può occorrere che non si conosca se l'uccello è aquila, o auuoltore, coruo, o colombo, pappagallo, o il Pico martio, del quale parlammo l'altro giorno, & maggiormente se la medaglia non è di buon maestro. Vn'altra difficultà è à sapere, perche fù messo nella medaglia. Per questo seruono molte medaglie piccole di metallo, che io ho con due lettere S.C. & par che seruissero per Assi, come sono hora le bianche in
Castiglia
, & i denari in
Aragona
, eccetto che sedici Assi erano vn denario, & ventiquattro denari, o sessantaotto bianche è vn Reale, & il denatio de'Romani era di sette all'oncia d'argento, & i Reali sono di otto all'oncia, poco più, o meno. In questi che io chiamo Assi, è da vna banda
Gioue
(dico la sua effigie) & dall'altra vn'aquila. così
Giunone
, & vn pauone;
Venere
, & vna colomba;
Marte
, & vn gallo;
Apollo
, & vn grifone;
Minerua
, & vna ciuetta;
Mercurio
, & vn becco.
B. Potrebbes'egli truouar ragione, per che si da quell'animale più all'uno, che all'altro di cotesti Dei?
A. Io non truouo ragione che concluda; ma l'uso accettato da'Greci & da'