certa vittoria di poco momento, & entrò per forza in vn luogo poco nominato: nõdimeno si credette di trionfare, se non l'hauessero impedito le guerre ciuili di
Cesare
, & di
Pompeo
.
B. Come poteuano esser'detti Imperadori alcuni, che non furno mai alla guerra, & si chiamauano
IMP. III. ò IIII.
ò di piu numeri?
A. Bastaua loro, che i suoi Capitani hauessero ottenuto quelle vittorie, per ciò che tutto quel che i soldati vincono, s'attribuisce al Capitano generale, che era l'Imperadore. Ma torniamo à gli edifici.
B. Che cosa è vn'edificio che io hò veduto in vn rouescio
Note:
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· Census ID10064434: »Dupondius of Nero / Macellum (RIC 109)«
di
Nerone
, con molte colonne & con certe lettere,
MAC. o MAG. AVG.
Et credo d'hauer qui la medaglia, la quale voglio mostrare à V.S.& eccola.
Note:
Legend:
Coin drawings starting from upper left:
1.
Census ID 10064434: »Dupondius of Nero / Macellum (RIC 109)«
A. Io saprò dir molto poco di questo rouescio: ma dirò quel che si diceua in
Roma
. Quelli che leggeuano
MAC.
voleuano, che la parola intera fusse Macellum, & gl'altri che leggeuano
MAG.
diceuano che era Magna Augusti domus, che è quella che alcuni chiamano, Domus aurea Neronis.
B. Che cosa era il Macello? il luogo forse doue si vẽdeua la carne? & per che si diceu'egli cosi?
A. Molte altre cose da mangiare si vendeuano nel Macello, & come dice Festo
(se bene io mi ricordo) fù detto così, per vn sopranome simile d'vn Romano, di chi fù da principio quella casa, ò sito, il quale credo che fusse confiscato, essendo il padrone stato assassino di strada.
B. A me pare, che vn simil luogo non meritasse così buon edificio, come si ve de nella medaglia.
A. Diciamo adunque che era la casa tanto grande & così nominata di
Nerone
, della quale furono detti quei versi gratiosi, che mette
Suetonio
.
Roma domus fiet, Veias migrate Quirites,
Si non & Veios occupat ista domus.
C. Per che è egli in cotesti versi il nome de'Veij? ha forse alcun misterio?
A. Non v'è senza cagione. Percio che dopo l'essere stata saccheggiata, & distrutta
Roma
da i Galli, rimase tanto rouinata, che giudicauano esser meglio abbandonarla, & andar ad habitare à
Veij
: ma quando si congregarono per far vn Senatusconsulto sopra ciò, vdirono vna voce, che diceua,
Hic maneamus;
ò altra simil cosa.
C. E di chi fù quella voce? d'alcuno de'loro Idoli?
A. No, ma d'vn soldato, che con certa gente era fuor del tempio, doue s'era adunato il Senato, & voleua dire che aspettassero in quel luogo, fin che vscissero del tempio i Senatori: & fù di tanta forza quella parola, detta cosi à proposito, che non ardirono d'andarsene à i
Veij
. Questo chiamauano in Latino Omen, & ne mettono molti esẽpi
Valerio Massimo
, &
Cicerone
. Della villa Publica, che era appresso al luogo doue si teneuano i Comitij centuriati nel
Cãpo Martio
, si vede la figura in alcune medaglie di Didio; & trat