82.
no, non è meno da fondarsi in simile opinione, che non hà sussistenza.
Trouandosi nella Tribunicia Potestà di sopra accennata, vna medaglia
Note:
Further links to external Census database:
· Census ID10066603: »As of Tiberius / Caduceus (RIC 65) (owner: Angeloni)«
con testa di Tiberio laureata, e lettere: TI. CAESAR DIVI AVG. F. AVGVST. IMP. VIII. e che hà nel rouescio
5. il Caduceo alato con S. C. & inscrittione: PONTIF. MAX. TRIBVN. POTEST. XXXIIX. mi dà à credere, che per la stima, che si fece delle vittorie conseguite da Tiberio in prò dell'Imperio, si volesse dimostrare, ch'egli fosse stato autore della pace, e della felicità; peròche vogliono le fauole, che portando Mercurio nelle mani vna verga donatagli da Apollo, veduto combattere due serpenti, gittolla frà di essi, & ad vn tratto si pacificarono: per la qual cagione ornatola Mercurio co'serpenti, la chiamò Caduceo, e là doue questo appariua, tutte le discordie cedeuano, e fù però simbolo della pace, e della felicità; e gli Ambasciadori, che erano spediti per trattar di pace, lo portauano seco, e detti ne erano Caduceatori.
Fatto Tiberio, per legge de'Consoli Gouernatore dell'Imperio con Augusto, rassegnò con esso il Popolo; e ripassato nella Schiauonia, e intesoui il pericolo di vita, in cui era incorso il Padre, torno chiamato da Liuia; la quale hauendo celata, con studio, la morte di Augusto, assettò, per sua industria, le cose di modo, che fù publicato ad vn tempo l'istessa morte, il ritorno di Tiberio, e l'hauer egli preso il dominio. Ma questi già carico di Consolati, e di Trionfi, sdegnando, che dalla madre venisse simil grandezza, fece vista di ricusarla, fin che dal Senato, e dal Popolo, come il più eccellente di tutti, fù persuaso, con preghiere, di riceuerla. Stabilitouisi per tal via, e con la morte di Agrippa Postumo, che come nepote d'Augusto poteua aspirare al Principato, restò solamente in timore di Germanico figliuolo del proprio fratello, e di Agrippina; che essendo potente per le legioni, per gli eserciti, e per gli aiuti, che haueua, dubitò, che pensasse di voler più tosto allhora, che in altro tempo, godere dell'Imperio. Chiese però al Senato, che diuiso il Gouerno, ne lasciasse à lui conueniente parte, e si finse etiandio infermo; accioche entrato Germanico in isperanza di presto succedergli, deponesse l'esecutione de'suoi pensieri: ma iscemarono in Tiberio simili sospetti, vdendo, che Germanico non volle acconsentire, per sua modestia, alla violenta elettione fatta di lui dal suo esercito all'Imperio, e ne lo lodò, mandando ad esso, e ad Agrippina di molti doni per maggiormente addormentare amendue: essendoglinoto, che come Germanico haueua l'amore dell'esercito; così era la moglie fornita di vn'animo corrispondente alla sua parentela, e nascendo in esso i disideri l'vno dal fine dell'altro, giudicò conuenirsi o il ben sodisfarli, o il toglierli affatto del mondo, e si propose, per tal fine, di mostrarsi simulatamente a quelli amoreuole, e di regger, nel resto, con dolcezza l'Imperio, e d'accommodarsi a' costumi di ciascuno, vsando vna virtuosa moderatione nel viuer suo: intantoche punì molti di coloro, che faceuano il contrario; machinando però egli sempre con l'animo quello, che poi dimostrarono gli effetti, contra di Germanico, e d'Agrippina, li quali, regolandosi egli dalla peruersa sua volontà, teneua sospetti.
Della finta moderatione, che Tiberio si studiò di mostrare, e di far apparire in Senato, e fuori, portandosi ciuilmente nel conuersare, e trattando le cose, come s'egli fosse stato persona priuata, ne conseguì l'adulatione d'vna medaglia
Note:
Further links to external Census database:
· Census ID10066606: »Dupondius of Tiberius / Shield with Laurel (RIC 39) (owner: Angeloni)«
, nel diritto della quale è scolpita la testa con lettere:
6. TI. CAESAR DIVI AVG. F. AVGVST. IMP. VIII. e nel rouescio vn rotondo scudo ornato, e cinto di corona di lauro; nel cui mezo stà riposta vna piccola testa di Donna, che può