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80.
Tiberio Cesare.
NAcque Tiberio di Tiberio Claudio Nerone, e di Drusilla: il Padre fù preposto da Caio Giulio, come Questore, all'Armata in Alessandria, quando la debellò, & hebbe gran parte in tal vittoria; ottenne il Pontificato, in luogo di Scipione, e morto Giulio, non ostante che terminasse l'vfficio della Pretura, in cui si trouaua ritenne nondimeno le insegne del Magistrato, e trasferitosi a Perugia con Lucio Antonio Consolo fratello di Marc Antonio, egli solo fù, che non volle rendersi al vincitore Ottauio: ma andato in Sicilia à Sesto Pompeo, e di là in Acaia ad Antonio, con esso in breue, per la pace seguita, si ricondusse a Roma; doue essendogli chiesta da Ottauio Liuia Drusilla sua moglie, della quale era nato Tiberio, e ne attendeua nuouo parto, per compiacerlo glie le concedette, & indi a non molto morì, lasciati dopo sè oltre a Tiberio, anche Druso, che nacque l'vltimo. Tolse Tiberio per moglie Agrippina figliuola di Marco Agrippa, en'hebbe Druso; e quantunque di questa si contentasse, lo strinse nondimeno Augusto a licentiarla, & a prender Giulia di lui figliuola; della quale gli nacque vn solo maschio, che mancò infante in Aquilea. Fatto Tribuno de'Soldati, si diede ad esercitar il mestiere della guerra nella Biscaglia; e passato in Leuante, rese il Regno d'Armenia a Tigrane, hauendoui ricuperate l'Insegne perdute da Crasso. Gouernò, presso di vn'anno, la Franciaripiena di discordie: ma andato Capitano generale contra Retij, e contra Vandali, e vinti gli habitatori dell'Alpi, passò a soggiogare i Breuei, e gli Schiauoni nell'Vngheria; &
indi fatta l'impresa de'Germani, e ricondottosi vittorioso a Roma vi entrò sopra d'vn Carro, stimandosi, che egli il primo fosse, che senza trionfare conseguisse l'Insegne, gli ornamenti, e gli honori, che si apparteneuano a i Trionfanti; e ciò si raccoglie dalla medaglia
Note:
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· Census ID10065213: »Aureus of Tiberius / Tiberius in Quadriga (RIC Tiberius 1) (owner: Angeloni)«
d'oro, e da vna simile d'argento, che nell'vn
1. lato contengono la testa di Tiberio in giouinile età, coronata di lauro, con lettere: TI. CAESAR DIVI AVG. F. AVGVSTVS. cioè
Tiberius Caesar, Diui Augusti Filius, Augustus.
e dall'altro
2. egli stà sopra di vn Carro condotto da quattro Caualli, e con vna Insegna militare nelle mani, e lettere: TR. POT. XVI. IMP. VII. cioè
Tribunitia Potestate decimum sextum, Imperator septimum.
Nè dee nascere dubbio sopra la corona, che nelle ouationi soleua vsarsi di Mirto, essendo questa di alloro; perche già si è detto, che egli fù il primo, che senza trionfare conseguì le insegne, gli ornamenti, e gli honori de'trionfanti; e perciò potè anche cingersi in tale attione, la corona d'alloro. E se per auuentura si opponesse, che non era allhora Tribuno, si ricorda, che tale si dimostrò, mentre, come dirassi, stette esule in Rodi; doue riceuutaui certa ingiuria, comparue poco appresso co'suoi ministri nel Tribunale, e fece prendere, e carcerar colui, che tal'ingiuria fatta gli haueua, e colà spirolli ancora il quinto anno del suo Tribunato; il quale, nel ritorno à Roma ottenne per altri cinque anni; e forse che l'honore di cotal medaglia si differì dal Senato per dopo, che egli racquistò la gratia del Padre Augusto: ouero fù tante uolte ristampata, che potè cadere nell'vna di esse il Tribunato XVI. sotto di cui si vede notata: raccogliendosi, massimamente in quella d'argento, la Tribunicia Potestà XVII. Portauano li Trionfanti lo scettro, e la Toga Palmata, che era vna veste di Porpora grande, & am-