Full text: Angeloni, Francesco: LA HISTORIA AVGVSTA DA Giulio Cesare infino à Costantino il Magno

542.

nonstructural

543.
Flauio Valerio Costantino Magno.


   COstantino, il Magno, hebbe per Padre Costanzo Cloro persona di somma bontà, e per Madre Elena, per parere d'alcuni, figliuola di vno de'Primati d'Inghilterra, Dõna santissima; la quale, cõuenne poscia a Costãzo di ricusare, per prẽder Teodora figliastra di Massimiano cognominato Erculeo. Nacque Costantino nella Brettagna, e menò sua fanciullezza in Leuante sotto la cura di Galerio Massimiano, hauẽdoglielo il Padre raccommandato; accioche nelle lettere, ne'costumi, e nell'arte della guerra fosse instrutto. Giunto all'età della giouinezza, hebbe da Galerio il comando dell'esercito contra Sarmati; che rotti da lui, condusse anche prigione il Capitano: di che si turbò Galerio, la fortuna del giouane inuidiando; e preso da vn così fatto mal talento, lo persuaappresso se, poco ad affrõtare vn fiero Leone, proponẽdosi, che vi resterebbe morto. L'aspetto delpericolo presẽte, cõmosseda prima l'animo diCostãtino:ma la forte natura di lui lo persuase poscia al disprezzo, e la virtù gli antepose, in tal satto, la gloria: onde con fiero sembiante fattosi incontro al Leone, e combattutolo, n'hebbe vittoria. La quale attione, come notabile, e che gli recò gran lode, giudico si rappresentasse, giunto all'Imperio, in
   1. medaglia, con testa di tenera età, laureata, e lettere: CONSTANTINVS P. F. AVG. contiene
   2. nell'opposta parte lui medesimo, combattente co'l Leone, con tale elogio: VIRTVS PERPETVA AVG.
   Auuedutosi Costantino, che da Galerio gli veniuano tese delle insidie, per rimediare a gl'incerti casi della fortuna, di colà nascostamente, con alcuni suoi fidati, al Padre si rifuggì, che alla Francia, alle Spagne, & all'Alpi Cottie imperaua; e riceuuto il titolo di Cesare, hebbe poscia cotale Imperio in heredità. In quel tempo io stimo fosse stampata la medaglia con testa, e lettere: IMP. CONSTANTINVS P. F. AVG. che dimostra nel rouescio
   3. lui stesso in piedi armato, e co'l Paludamento ricadente dietro le spalle, con due Insegne militari nelle mani, leggendouisi: PRINCIPI IVVENTVTIS: P. T. R. S. C. Era il Paludamento l'habito militare de'Capitani Generali, e portauasi disopra, alla guisa del mantello.
   Preso Costantino il Principato ordinò molte cose, in prò de'suoi Popoli; per le quali dell'amore di quelli fece acquisto. Hebbe per prima moglie Mineruina, e ne conseguì Crispo; poscia prese Fausta figliuola di Galerio Massimiano, e di Eutropia, e da questa, essendo ella gentile, fù persuaso di ritenere la sua setta, e di sacrificare, secondo il rito di essa, alli Dei; quantunque egli alla Religione Cristiana inclinasse. Dopo cinque anni d'Imperio, fù dal Senato Romano chiesto in aiuto contra Massentio, che iui la Tirannide esercitaua; & egli spintouisi con esercito, & hauute nel viaggio delle vittorie di coloro, che da Massentio, per intimorirlo, gli veniuano opposti, condottosi più dappresso la Città, & inteso, che il Tiranno andaua prendendo gli augurij dalleinteriora di alcuni fanciulli, a tal effetto sbranati, e che con incanti preparaua gli affari della guerra, forte se ne turbò ma raccomandatosi al Dio de'Cristiani, da lui internamente riuerito, vennegli poco appresso in visione, dalla parte d'Oriente, vna fiamma scintillante, in sembianza di Croce; e men-
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