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Numeriano.
SI trouò Numeriano co'l Padre Caro nell'esercito, quando egli fù percosso dal fulmine, e perche di costumi, di virtù, e di valore si mostrò più oltre fornito di quello, che l'età di lui richiedeua, in esso la somma dell'Imperio si raccolse. Quãdo il Padre peruenne al Principato, lo dichiarò Cesare, insieme co'l fratello Carino, efecelo
1. Principe della Giouentù: mostrandolo la medaglia, con testa radiata, e lettere: M.
2. AVR. NVMER IANVS. C. e lui medesimo nelrouescio in piedi, che tenendo vn dardo con la sinistra, stringe lo scettro con la destra, e leggeuisi: PRINCIPI IVVENTVT.
Conseguito dapoi, con l'Imperio, il nome di Augusto, egli pianse dirottamente la morte del Padre, intantoche trài patimenti sostenuti, e la vigilanza vsata nella guerra Persica, acquistò non piccola indispositione d'occhi. Fù attribuito a gran pietà del giouane Imperadore ciò, che dimostrò verso il Padre; e ne appare la medaglia, con testa, e lettere: IMP. NVMER I ANVS AVG. e Mercurio in piedi, con la Crumena nella destra mano, e'l Caduceo nella sinistra, essendoui notato: PIETAS AVG. Il qual simulacro di Mercurio si vide in Aurelio Cesare.
Attribuendosi anche a Numeriano, come partecipe delle fatiche del Padre, la vittoria
3. conseguita da esso; si raccoglie perciò in medaglia, con testa come disopra, lui stesso in piedi co'l globo sù la destra mano, e che appoggiandosi con la sinistra ad vn hasta, hà due prigioni sedenti, l'vn per lato de'piedi, con tali parole: VNDIQVE VICTORES: volendo alludere alla guerra Sarmatica, & alla Persica.
Co'lmedesimo senso tengo, che camini l'altro rouescio con Gioue in piedi ignudo,
4. che appoggiato con la sinistra ad vn hasta, so stiene con la destra vna piccola Vittoria, & hà l'Aquila a' piedi, leggendouisi: IOVI VICTORI; peròche intendeuano tal volta per Giouela persona istessa dell'Imperadore. Faceuano sù le mani di Gioue la Vittoria per dar a vedere, che tutte le cose a lui soggiacciono, come se per ragiõ di vittoria le hauesse conseguite.