sa intelligenza della Pittura, ritenendo appresso di sè quadri di grandi Artesici, e de' Caracci specialmeute, e di Domenico Zamperi, l'vno de' discepoli di essi, che nall'aggiu stato disegno, nel colorito, nella compositione dell'Historie, nell'espressiua delle cose, e nella profondità dell'arte, camina di pari passo co'Maestri, come dalle molte, e segnalate opere di lui, ben si raccoglie.
   Dee credersi, che la Città d'Antiochia fosse specialmente diuota alli due sratelli Caracalla, e Geta, vedendosi di questo la medaglia, con testa laureata, e lettere: IMP. CAES. P. SEPT. GETA AVG. co'l rouescio di vna gran Vittoria alata, che ad ambe mani và gestando vn Trofeo posto sopra di vn hasta, & inscrittione: VICT. DD. NN. COL. ANTIOCH. S. C. cioè Victoria Dominorum Nostrorum Colonia Antiocbena. Vedendouisi poi vn così fatto segnale del Senato Romano, io non sò a che attribuirlo, nè meno di qual Vittoria sitratti; benche possa in fine intendersi, che per Senato Consulto di Antiochia fosse battuta simil medaglia e la Vittoria sia la Britannica, dalla quale fecero amendue ritorno co'l portarne pomposamente le ceneri del morto Padre in Roma. Tale Vittoria s'è veduta in Antonino Pio.
   Benche la simulatione di Bassiano verso il fratello fosse nel principio ben grande; li saggi nondimeno penetrando più addentro dell'animo di lui, non giudicauano tanto ben posto Geta, che non vifosse cagione di temere d'alcun sinistro. Per la qual cosa stimo, che voti, e sagrifici fossero replicati per la salute di lui, e che l'vno d'essi apparisca nella medaglia
   9. con testa, e lettere come di sopra, che hà nel rouescio Pallade in piedi vestita a lungo
   10. con l'elino in capo, elo scudo a'piedi; la quale stando sotto di vn arbore d'Oliuo, mostra

sacrificare sopra di vn Ara, che le giace dinanzi, †e ch'essa gli offerisce in sagrificio; & hà di rincontro vna Vittoria in piedi alata, che tenendo con la destra vn vaso, porge con la sinistra a Pallade vn cesto di frutta, e vi si legge: PONTIF. TR. P. II. COS. II. Sacrificauano gli Antichi ad Esculapio, che sotto figura d'vn Serpe si teneuano innanzi, e quì tal sagrihcio si rappresenta per le mani di Minerua, sotto la cui protettione doueua, secondo altroue si è detto, starsi raccomandato Geta: e la Vittoria, che porge le frutta, potè facilmente intendersi per lo comun desiderio, che com'essa somministraua, in cotal'atto, le cose appartenenti al sagrificio; così fosse a Geta fauoreuole nel superare l'insidie del peruerso fratello.
   Partiti Bassiano, e Geta di Brettagna con le ceneri del morto Padre, per condursicon l'esercito a Roma, dimostraronsi amendue forte l'vn dell'altro sospettosi; intantoche così ne gli alloggiamenti, come nel mangiare, & in qualunque fatto, procedeuano con molta cautela. Giunti nondimeno a Roma, stampò il Senato a Geta la medaglia con testa laureata, e lettere: P. SEPTIMIVS GETA PIVS AVG. BRIT. & hà nel contrario lato la Dea Fortuna sedente, che tenendo con la sinistra il Cornucopia, porge la destra verso vntimone di Naue, che si pofa sopra'l globo, e vi si legge: FORT. RED. TR. P. III. CNS. II. S.C. Alla qual Deità si soleua sacrificare, secondo altroue s'è detto, dopo il ritorno da'lontani paesi alla Patrià. Di simiglianti Fortnne si è mostrato il simulacro in Adriano.
   Vn altra medaglia decretò il Senato a Geta, stimo in memorie della Vittoria Britannica; poiche oltre la testa laureata, e lettere descritte, vi è vna Donna sedente, che tenendo la
   11. destra alzata, l'appoggia ad vn scettro, & hà nella sinistra il Cornucopia: vedendosi due figurine a sedere là, doue ella posa i piedi, l'vna per lato, e vi si legge: TR. P. III. COS. II P. P. Cotal Donna dinoterà per auuentura la Clemenza, che si teneua esser molto mag-
giore