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giaua; & intorno a tal rouescio si legge: PIETAS AVG. S. C. volendo con ciò denotare la pietà, che si dee verso Dio, e che si rappresenta in coloro, che a lui sacrificano.
Ma per dimostrare, quanto fosse Aurelio amatore della sapienza; poiche, nel vero, con grandissima accuratezza, oltre gli studi minori, egli attese alla filosofia, nella quale arriuò a tal colmo di sapere, che per eccellenza, ne fù detto il Filosofo, feceil Senato stamparela
6. medaglia, con l'effigie, e lettere, come di sopra; e nel rouescio è Minerua armata d'elmo, che appoggia la destra ad vn'Hasta, e tiene la sinistra sopra d'vn scudo, nè altro vi si legge, che: S. C. rappresentandosi con ciò, l'esser Marc' Aurelio in concetto dinon meno atto alle scienze, & al gouernar l'Imperio, in tempo di pace, che al prouedere, & al condurre felicemente ciascuna cosa, che in quello di guerra faceua di mestieri. Fù tal volta intesa Minerua perlo Diuino Splendore, che rischiara gli humani intelletti, e donde viene ogni prudenza, & ogni sapere: si vuole, che nascesse dal capo di Gioue; perche stando la virtù intellettiua dell'anima nel ceruello, discende però tutta la sua cognitione dal supremo intelletto di Gioue, venendo pur a noiogni sapiẽza da Dio, e nõ dalle cose terrene. Hebbe Minerua in cura nõ meno l'arte della Guerra, che quella della Pace, e perche vccise il Gigante Pallãte, fù anche detta Pallade, e serbossi sẽpre Vergine; conciosiache la vera sapiẽza, figurata in essa, nõ sente macchia alcuna delle cose mortali, & è sempre in sè tutta pura, e mõ da.
La Hilarità, cioè la giocõdità, che hebbe in sè Aurelio, e per la quale fù a ciascuno accettissimo, si vede rappresentata cõ Donna in piedi, che sostiene vnalunga palma nella destra, e'l Cornucopia nella sinistra mano, e lettere: HILARITAS. S. C. Di questa si scrisse a bastanza in Adriano.
Gli attribuì ancora il Senato altri rouesci, mentre era Cesare, di non piccola sua gloria.
7. L'vno fù dell'Honore, e forse del Militare; poiche si vede vn giouane assai robusto, che appoggiando la destra ad vn'hasta, tiene con la sinistra il Cornucopia; ed è tal figura in habito breue, con lettere: TR. POT. COS. II. HONOS. S.C. Porta l'Honore il Cornucopia, per dimostrare, che'l vero honore vuol essere accompagnato dalle ricchezze. L'hasta, fù segno molto notabile di honore; perche dauasi in premio a i giouani, che vinto in battaglia l'inimico, haueano dato segno di valore.
L'altro, mi pare, che rappresenti parimente la Virtù militare:vedendosi la figura divna
8. giouanetta, ma succintamente vestita, con elmo in testa: posa il piè destro sù vna celata: sostiene, con la mano destra, lo scettro: s'appoggia, con la sinistra, ad vn'hasta, e vi si legge: TR. POT. III. COS. II. VIRTVS. S.C. Sopra di così fatta Virtù si è discorso in altri luoghi.
Anche si vede l'Honore colsembiante d'vn giouane stolato, che porta nella destra mano
9. vn ramoscello di palma, e nell' altra sostiene il Cornucopia, con inscrittione: TR. POT. VI. COS. II. HONOS. S.C. Nell'apparenza dell'honore può stimarsi, che si nasconda la Virtù, già che quegli è seguace di questa, non essendo vero l'honore, che non hà sua origine dalla virtù.
Gli studi di Aurelio, oltre all'essere stati da lui incominciati per tempo, hebbero incontro vna tal velocità dell'ingegno suo, che correndo l'età di dodici anni vestì habito di Filosofo, & all'orare, & ad altre professioni si applicò; e quantunque di Consolati, e di varie dignità fosse ornato; le quali l'officio, e l'assistenza di lui richiedeuano, e che all'attioni del Padre, perageuolarsial gouerno della Republica, interuenisse, non pertanto lasciò giamai di srequentare auidamente gli stessi suoi studi. Ciò non ad altro, che alla grandezza, &