+poui aecaso
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qualche deità (Stat. Sylv. II.), e
cuſtodivansi nelle case, e ne'’ lararj
delle famiglie: avendo 1 Romani cosi
uſata verso i lor congiunti una spe¬
cie di apoteosi privata, come verso
gl'Imperadori, e le Auguste la fa-
cean pubblica, e solenne. Di tal fat-
ta posson essere altri ritratti della rac¬
colta; fra’ quali sono piuttosto Dee
d'ideale bellezza varie teſtine di gra-
nato, e di giacinto, e specialmente
un busto di un colore? ch' è inesti-
mabile. Cosa rara per l'artifizio, è
la teſta in alabastro di Galba; raris-
sima è quella della creduta Matidia
in acqua marina; unica al Mondo
e celebrata in più libri è quella di
ib
Tiberio in una turchina, che per la
grandezza e per la scultura è una mn
maraviglia a vedersi. Intere statuet¬
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te sono un Ermeracle, e un Cano-on
po in calcidonio, un Amorino in cor¬
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niola, un idolo in pietra verde con nos
collana d’oro; sul quale può legger-
si ciò che scrisse in proposito di si¬
mil pezzo il P. Scarfò Baſiliano.
Ma la più sorprendente vista so-ol
no gl'intagli, e i camei. L'ordine, innii
e
cui stanno fin da' tempi medicei
che