Full text: Vasari, Giorgio: Ragionamenti del Signor Cavaliere Giorgio Vasari, pittore - architetto aretino sopra le invenzioni da lui dipinte in Firenze nel palazzo di loro altezze serenissime con 10 illustriss. ed eccellentiss. Signore D. Francesco Medici allora principe di Firenze insieme con la invenzione della pittura da lui cominciata nella cupola

DE L 
VASARI 
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G. V. E. dice il vero, e quando io volto il pensiero a questo, mi pare gran- 
de felicità di questo Cielo, e di questa Patria, che sempre ha prodotti uo- 
mini eccellenti in ogni professione, e che non abbia avuto bisogno di 
Architetti foreſtieri: ma un suo figliuolo, e un suo Cittadino l' abbia con¬ 
dotta a questa perfezione, nella quale continuamente la godiamo. 
Poichè voi ci avete tanta affezione, avendo davanti a gli occhi l’eccel- 
lenza di Filippo di ser Brunellesco, vorrete anche voi fare la parte vo- 
stra, adornandola di qualche bella invenzione. 
G. Io ci ho di gia pensato, e desidero, che V. E. con suo comodo gli dia 
un'occhiata, avvertendomi di quanto a lei parrà; ed ecco ch’io la voglio 
mostrare a V. E., perchè sapendo, che la ci aveva oggi a venire, me la 
messi accanto, perchè lei la vedésse porgendomisi l'occasione. 
Questo è un disegno moito bello; e non è cosa, che a uno sguardo so. 
lo io mi possa ſaziare; ha di bisogno di matura, e particolare conside¬ 
razione. 
G. Come le piace, io gne ne lascerò, e potrà vederlo a sua comodità, e dir- 
mi poi quanto le occorre per poter levare, e aggiugnere secondo che co- 
manderà V. E. Il' Signor Duca l'ha veduta, e pare, che se ne compiac- 
cia molto. 
P. Essendo opera vostra son certo, che non mi occorrerà far altro, che lo- 
darla, e tanto piu se il Signor Duca mio padre l’ha veduta, e approva- 
ta. Orsù, Giorgso, per oggi mon voglio trattenermi piu, attendete a tirare 
avanti questo lavoro, e prepararvi a quest' altro, che sara una nobile opera. 
G. V. E. si ritiri a suo comodo; non mi allungherò a ringraziarla de' tanti 
favori, che la mi fa, per non la tenère a tedio, e per non dirle cose, 
alle quali e la natura, e gli innumerabili benefizi fatti e a me, e a casa 
mia naturalmente mi obbligano a tenerne perpetua memoria. 
Seguita la dichiarazione della invenzione della Pittura della 
Cupola di Firenze, fatta, e cominciata da Messer Gior- 
gio Vasari, poi finita da Federigo Zucchero. 
ANGO.
	        
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