un ridicolo ostacolo, qual fu quello di non lo
fabbricare sul terreno degli Uberti. Un antico
Priorista trattando di questo fatto dice queste
espresse parole, che concordano col citato Ner-
li. „Acciò che il Palagio non fosse sul terreno
degli Uberti, coloro che l’ ebbono a fare il
posono ismusso, che fu grande fallo non farlo
quadro, e più scostato dalla Chiesa di S. Pie-
ro Scheraggio.„
Intorno alla Famiglia degli Uberti ripor-
tiamo principaimente quanto scrive il Monaldi
nella sua Istoria inedita delle Famiglie Fioren-
tine.
La Famiglia degli Uberti ( egli dice
già nel primo Cerchio della Città, infra l'al-
tre suprema, ebbe l'origine da Uberto Cesare,
figliolo di Catilina Romano, dalla cui progenie
fu il primo, e il terzo di quel nome Ottone Im-
peratore; conciosiachè essendo il detto Uberto
mandato da' Romani nella Germania per il con-
quisto di Sassonia, già ribellatasi, e pigliando per
Moglie una figliola di Lantagracj, ne discese tal
Progenie, la quale dipoi venuta in Firenze, cosi
grandi, e possenti divennero, che a tutti ne
passati tempi soprastavano, avendo Signoria di
Castella nel Contado della Città, e dentro di
Torri, di stupendi Palagi, di Strada, di Loggia,
di Piazza; ma sendo Lapo di Fazione Ghibelli-
na, e sempre aspirando alla Signoria della Città
non solamente ottennero pochi gradi civili, ma
finalmente restarono in progresso di tempo quasi
che disfatti; conciosiacosachè tutti li casamenti
loro