Miracoli, e Grazie
92
accidente, e più della miseria de'figliuoli, che del¬
la propria rammaricandosi in vederglisi a canto
cosi star incatenati, vinto da estremo dolore, pri¬
ma che a Constantinopoli giugnessero, doue da
que' Corsali fur lacopo, e Niccolò per 300 scudi
ad vn Bascià venduti; passò da questa ad vn altra
vita, e fu nell'onde marine, presenti li suoi figliuo
li, miseramente sepolto. Aueua quel Bascià in ca¬
sa sue donne, alla seruitù delle quali come fante, e
schia uo assegnò Niccolò: e diede a lacopo facul¬
tà di potere il di trauagliare, e dell'esercizio del
sartore, in che pratica auea, preualersi, senza pe¬
rò mancar mai di non rassegnarsi la sera. Nicco¬
lò, che giouane auueduto era, cosi studiosamen¬
te a quella seruile fatica posto si adoperaua, che
molto alle donne era in grazia, e caro da esse te¬
nuto. Ora (chè chè ne fosse cagione ) insospetti¬
to il Bascià di quella tanta affezione verso di que¬
ſto ſchiauo, e dalla falsità del soſpetto, non piu vo
lendo tener suo cuore in confuso; tutto cruccio¬
so, vn giorno, per disfogare il conceputo sdegno,
comandò con animo fellone a suoi famigli, che in
più parti del corpo, con tanaglie rouenti Nicco¬
lò affliggessero. Nè ſtando la sua fierezza à quel
termine contenta, facendo a maluagia derrata u¬
na pessima giunta; quasi di crudeltà saziar si vo¬
lesse; ordinò, che quella parte vergognosa del
corpo li fosse tagliata, la quale di scoprir ad altrui
l'huomo si vergogna. Mentre dunque colui bar¬
baro, per consiglio dell'ira, tentaua col martirio
incol¬