Full text: Bracci, Cesare: Della cappella de' Ser.mi Granduchi di Toscana nella Chiesa di San Lorenzo in Fiorenza

DISCORSO MORALE. 
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va, senza che fusse, felicità : e fabricato vn A¬ 
nello, e dentrovi legata vna gioia, a se carissi¬ 
ma, e pregiatissima, entrato in vna Naue, e 
sopra di essa in alto mare, con lassarlo cadere 
lo sommerse: per haver cosi cagione di non esser 
cotanto felice, mentre si fuße doluto di si fatta 
gran perdita. &a auuenne, che veduto da 
gran Pescel Anello, come se fusse stato esca per 
il suo ventre, se l'inghiotti. Ed ecco, che preso 
il Pesce, perch era di bellez, za, bontà, e gran- 
delza notabile, fu portato in Casa del Re, e 
ritrouato inaspettatamente l'Anello. 
Fortuna iniqua. Ben si vede, che dou'è me¬ 
no di giuditio, e prudenza, iui ti mostri più be¬ 
nigna , e favoreuole: ma non puoi gia far si, che 
la prudenza non si conosca, e la virtù non ri¬ 
splenda. Non cosi fece il Gran Duce Ferdi¬ 
nando, il quale vedendo che Iddio haueua spar¬ 
so la Terra di bellissime. varietà, delle quali, le 
più degne sono le pietre pretiose, e delle Sfere ce- 
lesti circondandole, quasi che l'haueua legate in 
Anelli: si volse a ricercarle, & accumularne 
tante, quante fose possibile ritrovarne: non per- 
sommergerle, è con esse sommerger la felicità, 
che nelle attioni gloriose con sistes ma per alzarle, 
e porle in prospettiua, facendone sorgere vn Tem 
pio
	        
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