DISCORSO
to ha congetturato Curzio Inghirami, nell' Aggiunta
al suo Discorso sopr' alle opposizioni fatte alle Anti-
chità Toscane. Appena si sa ora dove fosse situata
Vetulonia, Città ricca, e magnifica, eppure bisogna
credere, che la di lei Campagna, presentemente ri-
dotta bosco orridissimo, fosse una volta coltivata di
buon guſto; poichè vi erano Viti con pedali gros-
sissimi. Varrone * disse: in agro pingui, ut in He-
truria, licet videre segetes fructuosas, ac restibiles
& arbores prolixas, & omnia sine Musco: e Virgi-
lio avverti, che coll'Agricoltura
Fortis Hetruria crevit
La disunione dei Toscani di Maremma, e la catti-
va condotta dei loro governanti, fu la prima sor-
gente delle disgrazie per questi Paesi. Imperciocchè
oltre alle loro Guerre Civili, furono più volte i
Toſcani battuti da Tarquinio Prisco, e dai primi
Consoli di Roma, dipoi da Fabio Massimo, e siniti
di soggiogare totalmente dal Dittatore Papirio, dop-
po la giornata del Lago Vadimone. Allora di Popoli
indipendenti e autonomi, divennero sudditi dei Ro-
mani. Indarno tentarono ben due volte di ribel-
larsi, e scuotere il duro giogo di servitù, nella se-
conda Guerra Punica cioè, e nella Guerra Sociale
perchè domati, e rimessi sotto l'obbedienza dei Ro-
mani, provarono da li in poi più pesante il giogo
e più penoso il flagello.
Oltre alle stragi, le devastazioni, ed i sacchi sof-
ferti nelle incursioni militari, le processure, le schia¬
vitù, le confiscazioni, le leve militari, le imposizio¬
ni continuate, e sempre più gravose, e finalmente
le Fazioni e stragi Sillane, disastrarono incredibil-
men¬
(1) V. Dissert. del' Accade-
(2) De Re Rust. lib. 1. cap.
mia Etrusca di Cortona Tom. 9. num. 6.
4. par. 2. 2 c. 49.