ISTORIA
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dizioni, fralle quali, che il Vescovo fosse obbligato
di supplicare il Papa del suo Beneplacito in tal' ag-
giustamento. Nell' istesso giorno fu eletto Sindoco An-
gelo di Lotto Buonaguidi, e successivamente i Depu-
tati del Comune si accordarono col Vescovo. Di ciò se
ne ha riscontro da una Lettera scritta da esso Vescovo
al Sommo Pontefice, nella quale doppo averli esposto,
che avendo giudicato spediente per vantaggio della sua
Chiesa, di promovere che restassero terminate le anti-
che liti che essa avea col Comune di Volterra per cau¬
sa della Giurisdizione di Monte Castelli, col cedere
alle ragioni sopra d'esso, a condizione che tal cessio-
ne venisse conguagliata con beni da consegnarseli di
valore di 6000. lire, lo supplica della di lui approva-
zione. Nel 1370. i Deputati dai Priori delle Arti e
dal Gonfaloniere di Giustizia del Popolo e Comune di
Firenze ec. Paciarj tra 'l Comune di Volterra ed i
capi de' Fuorusciti Volterrani, ebbero facoltà di dichia¬
rare quali privilegi dovessero godere i Castelli, e le
terre che si erano ribellate dal Comune di Volterra
quali veramente fossero state occupate da Ribelli
Fuorusciti del medesimo Comune. E poichè alcune Ca-
stella si erano ribellate, il Comune di Volterra pat-
tul con quello di Firenze, che fosse a carico di lui il
far si che tali Castella ritornassero alla primiera ob¬
bedienza. Quantunque fra esse vi fosse quello di Mon-
te Castelli, nondimeno i Fiorentini accettarono la sog
gezione che gli Uomini del medesimo gli fecera, con
diversi patti. Il di 10. di Luglio del 1381. i Vol-
iorentini
terrani non potendo più sopportare, che i
tenessero sotto la loro Giurisdizione uno di quei Ca-
stelli, che loro stessi si erano obbligati di ridurre sot-
to i primieri padroni, mandarono a Firenze Amba-
sciatori colla commissione di richiedere Monte Castel-
li. Uditesi dai Priori e Collegi di Firenze le richie-
ste