DI MAREMMA
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e gli Orichicchi in altri. Dice a c. 194. che la co-
minciano a raccoglière a tre o quattr' ore di Sole,
e solamente raccolgono avanti levata di Sole quella
Manna, che si è accagliata la sera al tardi, o la not
te quando regna Tramontano, affinche il Sole non
la proſciughi troppo. Crede che i Frassini gettino
la Manna nel Solleone, perchè allora abbiano per-
fezionata la fruttificazione, e avanzi loro dell'umo-
re ſuperfluo, ma io dubito che ciò addivenga piut-
toſto per la veemenza del calore dell' Estate, nella
maniera che altri alberi gettano le Ragie, e gli Ori-
chicchi piuttosto in essa stagione che in altra. Porta
poi a c. 195. certe osfervazioni, per provare che la
Manna non viene da' canali della corteccia de' Fras-
sini, ma da' canali della sostanza interna del legno;
ma doppo che il Malpighi, ed altri valentissimi Fi-
loſofi hanno ſcoperta la struttura interna delle Pian-
te, queste osservazioni non possono concludere al
più, sennonchè de' canali Manniferi, per dir cosi
se ne trovi sparsi in tutta quanta la tessitura del Fras¬
sino, ma che la Manna volgare non venga d’ altronde
che da alcuni di essi canali componenti la massa del
Libro de' Frassini. Propone a c. 195. le differenze
che passano tra la Manna dell' Orno, e quella del Fras-
sino si di corpo, che forzata, e forzatella, ma du-
bito che queste differenze debbano piuttosto ascri-
versi alla diversità del clima: crede che molta Man-
na di foglia sia quella, che da' rametti cade sopra le
foglie, e Manna di corpo quella, che cola dal tron-
co, quasi corpo dell'albero. Infinite altre partico-
larità riguardanti la Manna, sono state raccolte dal
medeſimo Bauhino, le quali tralascio, perchè non fan-
no per il mio bisogno, il quale è solo di animare i
miei compatriotti, a migliorare il provento della Man-
na ne' loro paesi.
Ri-
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