STORIA
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& alias partes sunt castramen-
ter iuxta Liguriam,
tati, & sequenti die perrexerunt ad debellationem
Liguriae (Livorno) quam iam homines dicti loci de¬
reliquerant, & Pisas perrexerant, eamque totaliter
praeter Ecclesiam (Il Magri 1 dice che fu la Chie-
sa di S. Giovanni) posuerunt in terram; Januenses
vero miserunt Balbottas ad alias Turres dicti Portus
demoliendas, quas omnes diruerunt. Il Tronci 2 ag-
giunge, che i Custodi dell' altre Torri si arresero su¬
bito a' Genovesi, i quali non volendo più trattenersi,
ruppero la Catena del Porto, e condottala in pezzi a
Genova, l'attaccarono in più luoghi della Città. Un
Anonimo Cronista Pisano 3, par che riduca questo
fatto al 1290. St. Com., e lo racconta con alcune
particolarità alquanto diverse dagli altri; cioè che
nel mese di Giugno i Guelfi della Lega andarono a
Porto Pisano per la Via di Collina, e il Conte Gui¬
do da Monte Feltro Potestà di Pisa gli andò ad aspet-
tare a Ponte di Sacco, perchè passonno per lo scoper-
to (o Scopeto) di Treggiaia, ma non si volle bat-
tere con loro, e innanzi ch'e' nemici venissero a Por-
to Pisano, fece disfare il Fondaco del Porto, e le
Case tutte, e anco fece metter fuoco e ardere tutto
Livorna, perche l'Oste di terra non vi potesse stare in
del detto Porto — l'Armata Navale de’ Genovesi ven-
ne al Porto, essendo l'Oste de' Toscani in terra, com¬
battieno li Genovesi le Torri del Porto, e accostonosi
coi Gatti a la Torre Malterchiata, e taglionnola di
sotto e misonla in pontelli etc. — avute le Torri le di¬
sfeciono, e disfeciono tutto lo Porto, e portonnone li Ge¬
novesi e Luchesi le catene delle Porte *. L'Ammirato s
rac¬
(4) V. Monum Pis. in Tom. XV.
(1) Pag. 79.
Script. Rer. Ital. col. 980.
(2) Pag. 267.
(5) Storie Fiorentine Tom. 1.
Fragm. Hist. Pis. inter Scr.
13)
pag. 183.
Rer. Ital. T. 24. col. 658.