DELLA GOLFOLINA. 
Riflessioni sopræ al Taglio della Golfolina. 
Rall' altre osservazioni che feci nel tempo che mi 
trattenni per le Cave della Golfolina, una si è 
che quella pendice del Monte d'Artimino, che mi 
stava dirimpetto, è in tutto e per tutto simile a quella 
della Golfolina sulla quale io andava passeggiando; poi- 
chè ha il medesimo numero, la medesima direzione, 
e la medesima qualità di filoni di pietra. Laonde può 
parere, che in tempi remotissimi questi due Monti sie¬ 
no ſtati uno solo continuato, che servisse di gran Ca- 
tadupa, o vogliamo dire Cateratta, all’ acque dell'Ar- 
no, le quali perciò fossero obbligate a spandersi nella 
valle, o pianura adesso cotanto bella, di Firenze, e 
formarvi un Lago, o Padule. Sembrerà forse ad alcu- 
no troppo ardita questa congettura, la quale per altro 
non è totalmente mia; poichè Gio. Villani ha notato 
la tradizione, che a suo tempo correva del taglio di 
questa Pietra, e più distintamente il Buoninsegni  di- 
cendo: troviamo eziamdio che ’l nostro Piano di Firen¬ 
ze soleva essere quasi tutto pantano, insino presso a Fi¬ 
renze, per l'altezza della Pietra Golfolina presso a Si- 
gna, la quale fu poi per artificio di maestri tagliata 
e abbassata, e sgorgarono l' acque, e diventò Piano frut¬ 
tifero e sano; nè cotal tradizione è stata disprezza- 
ta da Bartolommeo Scala 2, e da Monsignor Vincenzio 
Borghini 3 
Ma per persuadersi che questi due Monti antichis- 
simamente fossero uno solo, serve il vederli di qui 
dalla Golfolina, e dalla Real Villa d'Artimino: per 
intender poi in qual maniera sieno stati tagliati, e di¬ 
visi come ora sono; convien riflettere alla natura, e 
gran forza delle acque correnti. Poichè supposto un 
tal 
(1) Istor. Fior. 6. (2) V. Hist. Flor. 7. (3) Disc. p. 1. 16. 14