DELLA VERRUCOLA.
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Calci; cioè quella ottusa del Prato alla Taneta, quelle
di Visantula, e d'Asciano acute , e quella di Verruchi-
no, che è la più acuta di tutte: altri mi dissero che
la più alta di tutte l'altre, si chiama il Cascetto. Per
la parte di Ponente si scuopre grandissimo tratto di
Mare, e col Canocchiale si vedono i Bastimenti nel
Mar di Genova. Si vede poi benissimo gran parte della
Riviera di Genova, piena di luoghi abitati vicino al
Mare, e con Monti nudi. Si arriva a scuoprire anco
i Monti della Provenza, e si vedono benissimo l'Isole
tutte del Mar Tirreno. Più distintamente poi d’ogn’
altra cosa, si vede la Pianura tutta di Pisa, la quale
per cagione della refrazione, sembra essere cosi vici-
na alla Verrucola, che si possa toccare con una per-
tica. Ebbi per ciò comodo di concepire una chiara
idea di questa bellissima parte della Toscana, e di ve-
rificare alcune congetture sopra di essa, le quali espor-
rò a suo luogo.
Viaggio dalla Verrucola alla Certosa, e Osservazioni
sopra il Cristallo di Monte.
DEr scendere alla Certosa presi la strada più preci¬
pitosa, che quasi per linea retta conduce a Nico-
sia, affine di ricercare i Cristalli di Monte, che il Ce-
salpino dice trovarvisi, e che sono anco descritti dall'
Aldovrando Mus. Metall. 943. Ecco le parole del Ce-
salpino de Metall. pag. 99. Coeunt aliquando plures
Cbrystalli in unum lapidem plures mucrones & latera
ostendentem, ut apud nos prope Pisas reperiuntur in
quodam torrente, qui ex Montemagno fluit; in Verru¬
ca enim Monte propinquo fodiuntur inter saxa rupi¬
bus inviis: vix autem scalpello avelli possunt a saxis
quibus conglobati haerent. Qui Pisis reperiuntur, ra¬
ro digitalem crassitudinem excedunt, plerumque acer¬
va¬