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DELLE COLLINE.
in Valdelsa il piccol Fiume Alliena alla Collina di Cer-
taldo ma sono a sdrucciolo, e divisi in molte coste
taglienti, ancor esse inclinate. Ciò addiviene perchè
ne dirupi augumentandosi la superficie, si dà più lar-
go campo all' acque piovane di rodere, e formare
colla medesima meccanica, di un dirupo solo mille e
mille dirupi successivamente minori, e diramati, com¬
poſti di due piani inclinati uniti insieme nella testa¬
ta, e formanti una costola tagliente, ancor essa in-
clinata, e tali dirupi sono in tempi asciutti pieni di
screpoli e di rime, cagionate dalla reciproca tenacità
delle particelle componenti. Da ciò ne segue, che
ciaschedun anno smisuratamente si accresce la super¬
ficie delle Colline di Mattaione, ed in conseguenza sem-
pre maggior crosta ne vien rosa dall' acque: in ve-
rità le ſteſse Colline sono più basse assai di quelle di
Tufo, e serve il vederle per assicurarsene. A Toia-
no, a Morrona, per la strada da Laiatico allo Speda-
letto, e a S. Giusto di Volterra sono Campagne im-
mense di Mattaione, dette da' Contadini Btancane,
dove si può osservare la bizzarra faccia delle di lui
rosure, e comprenderne la natura, meglio che da
qualunque descrizione.
Il Mattaione ſmosso, e staccato dal suo massello
inzuppa l'acqua, e la trattiene assai più che il Tu-
fo: quindi è, che le strade per il Mattaione si asciu-
gano difficilmente, anzi si rendono impraticabili ia
tempi piovosi, perchè si gli uomini, che le beßie vi
sdrucciolano bruttamente, e fanno, come dice il vol¬
gar proverbio, un passo avanti, e due indietro; si
ancora, perchè vi rimangono impantanati e fitti, e
con difficoltà grandissima ne possono trar fuori le
gambe. Tali luoghi diconsi dai Paesani Ficcatoi, o
Pollini, o Ribolliti, e sono da loro scansati con gran
vigilanza.
Nel
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