Full text: Del Migliore, Ferdinando L.: Firenze, città nobilissima

S. Donato de Vecchietti. 
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ſprime nello ſteſso tempo, il sentimento zelante l' onor della Patria, 
come fa questa, pals ata con fodisfazione di tutti, massime, quando 
vn di loro in Senato dette quella degna rispoſta alla presenza de Pa- 
dri, la fortezza in soffrir cose grandi, non risplende per l'onor pro¬ 
pio di chi sopporta, ma per vtilita del beu pubblico, e vniuersale: 
Fra' Beni aſsegnati per dote alla Chieſa, ſono alcune terre al Pon¬ 
te a Rifredi, poco più d' vn miglio fuor di Firenze, oue, vogliono 
alcuni, se ben con qualche incertezza, fosse già vn Tempio de Gen¬ 
tili, li danque a noſtri tempi, ſi trouarono due scrizioni Romane 
vna di L. Cornificio, colla moglie Preside, e l'altra d'vn Soldato mor¬ 
to forſe piu di duemil Anni fa, per nome Sazio, della noſtra Tribu 
Scapzia: il Rettore della Chieſa, le dono al Senat. Carlo Strozzi af- 
fezionatiſsimo antiquario, per condurle alla fua Villa di Montui, 
doue ſon moltiſsime altre ſcrizioni antiche di quella sorta, collocate 
alle parieti del Cortile giu giu per ordine, dal Canonico Luigi suo 
figliuolo, che proseginsce l'affetto generoso del Padre in questi no¬ 
ſtri ſtudi venerabili, per esimerle dallo strapazzo del tempo, che 
va a poco a poco, quasi tarma, rodendo memorie, per antichi¬ 
ta illuſtri e di eruditissimo lume a gl' Vomini, che ne sanno dis¬ 
correre. N e anche vna buona raccolta nel Giardino de Riccardi 
in Gualfonda, ed anco nelle Case degli Spigliati, e Buonarruoti, ed 
in quella de Vecchietti dirimpetto a questa Chiesa, infieme con vna¬ 
miscellanea di teſte, piedi, gambe, e baſsi rilieui, tanto antichi 
che moderni, e particolarmente vn Obelisco di granito nero, alto 
cirę a tre braccia, con geroglifici d'oscurissimo significato, intagliati 
in eso, vſati dagl Egizij, per inuenzione di Tremegiſtro; gr'a eſ- 
plicati il P. Kircher Giesuita nel suo Edipo Egizzico, insieme con 
quelli, a quali queſti tornan simili, dell' Obelisco eretto da Papa 
Innocenzio X. su la Fonte di Piazza Nauona, e di quello nel Giardino 
de Medici alla Trinita de Monti, saluo il giudizio di chi, in materia 
cosi dificile, può ſtargli a petto, lo celebriamo per dottissimo, non 
men di quello, che se ne venga lode a Monsig. Michel Mercati, che¬ 
n' ha anch esso discorso eruditisimamente. 
Santa Maria Vghi. 
Enche, altroue la sorza del nostro discorso, s' estendesse 
in dimoſtrare con viuissime ragioni, la edificazione 
delle Chiese antiche di Firenze Parrocchiali, essersi 
aspettata al Popolo, non per questo intendemmo ne¬ 
gare , che taluolta non si derogaſse al costume portato 
per
	        
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