Santo Leo.
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de lla ſua Vita, chiamandolo tutti Toscano. senza ristrignersi al luo¬
go particolare oue nacque. Per dir la verità, trouata che noi l'auem-
mo già vn tempo, appreſso ad vn noſtro amoreuol Gentiluomo, au¬
tenticata sul a lealtà descarattere, ci parue vna delle cose principali
e recondite, che escon' oggi alla illustrazione di Firenze; se bene noi
ch' andammo aggiuſtati in attribuire con sicurezza alla Patria, quel¬
chè realmelmente non posa su riscontro certo, veridico e di fede, ci
dette fattidio, che questa Chiesa, fabbricata assai ben nell' antico, non si
dedicaſte a lui, ma al secondo S. Leon Papa, non sapendosi qual be¬
neficio maggiore poteſse egli, che fu di Sicilia, auer fatto alla Citta, che
obbligaſſe l' animo de Fiorentini, a recedere da vna conuenienza cosi
potente, in lasciar memoria d' vn personaggio illustre per santità, e
per dottrina, in ogni paeſe, e in ogni luogo, oue la ſtima degl' Vo¬
mini grandi, uale: conu-nienza, che congiunta colla validità della,
predetta Cronaca [ ſe bene ſcritta assai lontana a tempi del 440, in cui
visse S. Leon Papa, Ic auerebbe indotto a credere, che cambiatasi la
deoicazione della Chieſa, da Rertori, che già ne tennero la cura
si fosse prefo il secondo, per il primo S. Leone : se dal nostro Calen-
dario antico di più di 360. Anni, non si registrasse la Festa, solita
celebraruisi in que tempi in onot del secondo: dificile è l'auerne mag.
gior notizia, per le poche memorie restateci, delle cose succedute auan¬
ti al mise, gl'è però assai, il poter dire con sicurezza di scrittura, che più
di 350. auni fa, si cre deſſe Fiorentino, a confronto di chi mai s'inducesse
a stimarlo deriuato d'altra Patria, su le cognietture o verisimili, moltis¬
simi de quali, non anno forza di percuoter l'autorità d'vn Testo antico
e veridico.
Nel Capitol Fiorentino son due Scritture, che nominan quelta
Chieſa, vna nel 1051. nello'mperio d' Ottone III. chiamata a confi
no alle Terre di Camporegio, possedute da Canonici della Catte
drale e l' altre nel 1233. in assegnarle 1 termini della Parrocchia, fra
eſsa e S. Maria Maggiore, nominata in ambedue, ſotto il nome dimi¬
nuite di Leo, e non di Leone, secondo l' vso ch' ebbero i Fiorentini
molto freg uente e distratto taluolta dal proprio senso, che dificil¬
mente sen' intende l'etimologia da chi non è pratico antiquario,
portato il nome di Puccio in vece di Jacopo, Gino per Agnolo, (
Pepo per Piero. Che Leo sia vna reliquia, come alcun credette
della lingua latina, non c' obbliga a crederlo il sapersi, come ella si
ſpegneſſe, o ſe ne tralaſciaſse l' yſo molti ſecoli prima, foſse al Mondo
S. Leone e che la Chiesa, per conseguenza, si dedicasse a lui, se ve-
ro è, che l'idioma latino si parlasse in Firenze comunemente, come-
lingua vernacula.
Sopr alla Porta per dinanzi, le due Colombe che vi si veggono,
intagliate