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mo Bullettone a 393. ove si dice, che ad esso ap-
parteneva Castrum Montis Asinarii cum podio & cum
apenditiis territorio curte hominibus personis fidelibus
vassallis fluminibus aquis ripis iurisdictionibus silvis
pratis pascuis possessionibus & pertinentiis dicti Castri
& sui territorii. Le quali Terre, e Boschi appunto
sono quelli , che concedette poi Ardingo Vescovo
Fiorentino a’ sette Beati Fondatori de’ Servi di Maria,
i quali in quel luogo vi fabbricarono il celebre Sacro
Eremo di Monte Senario, detto anticamente Monte
Asinano, Asinario, e Asinaio, come da varj luoghi
del detto Bullettone apparisce.
E situata la medesima Prioria a mezza coſta
sotto Monte Senario verso Ponente, vicino alla gran-
diosa Villa de’ Signori Ginori, detta di Bivigliano,
ed è tutta di pietre quadre tanto di dentro, che
di fuori, sembrando certamente essere edificata
avanti al Mille, con esservi ancora un bell' Altare
fatto di terre cotte colorite, opera del famoso Luca
della Robbia, essendovi scritto: QESTA: TAVOLA. A
FATIO. FARE. FIORE. E CHECHO . DI CAPO. (in vece
di CIArO, che è quanto a dire lacopo ) vedendovisi
nel detto Altare, oltre l' Immagine di S. Romolo,
senza verun segno di martirio, quelle ancora di
S. Iacopo, di S. Gio: Batista, e di S. Francesco, che
metton nel mezzo l' Immagine della Santissima Ver-
gine col suo Divin Figliuolo ritto sulle sue ginocchia.
Nel fregio del medesimo Altare, parimente
dell' iſteſſsa opera della Robbia, vi è una Pietà, coll'
Immagini della Madonna, di S. Giovanni Evangeli-
ſta, di S. Paolo, e di S. Antonio Abate , e vi sono
l'Armi del Popolo, e del Comune di Firenze, cioè
la Croce, e il Giglio: siccome sopra il suddetto Al¬
tare