Fiorenza. 
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te vedere più bella del Campanile del Duomo, che è 
in terra, & più riguardeuole della Fortezza di Li¬ 
uorno, che è in acqua; & più stupenda di questa 
Torre , che si regge in aria in certo modo mirabil¬ 
mente? Quando di terra si considera, è preso l'uo- 
mo da maraviglia, da quale ingegno, da qua¬ 
le industria sia stata messa insieme cosi gran mac¬ 
china; ma quando si contempla l' altezza ; la 
quale è di braccia cento cinquanta, & misuran¬ 
do con la mente , & con l'occhio il pondo di si 
gran fabbrica, che è, come si vede, di grandezza 
smisurata, resta in se confuso, & attonito ogni hu 
mano auuiso, come tanto habbia potuto l'ardire in 
altrui, che dal vigor dell'arte aggrandito habbia 
condotto in aria così gran peso con tanta bellezza 
& con tanta eccellenza? Verso Occidente, come si 
vede, è posata la Torre sopra alcuni de beccatelli, 
i quali al Palazzo sono intorno; & salendo in al¬ 
to non dubitò appresso l'ardito architetto di caricar 
li di quel peso, che pare alla ragione, & all' occhio 
intollerabile. Ma nel collocar le colonne, che sono 
in alto, & grossißime à dismisura, di più di tre brac 
cia di diametro tirandosi in dietro con isuegliato sen 
no, perche non fossero fondate in falso, sfuggi la 
linea diritta de beccatelli, che risponde in piazza; 
accioche caricati oltra l douere, à qualche tem po 
non fossero cagione della rouina della Torre, & del 
Palazzo insiememente. Perchè quasi dedicata al¬ 
l'eternità in tal guisa si mantien forte questa super¬ 
ba macchina, senzatemer venti, ne acque, ne sec 
co, ne tremuoti, che nello spazio circa à trecento an 
ni