Full text: Pacifico, Pietro A.: Cronaca veneta sacra e profana osia compendio di tutte le cose più illustri ed antiche della città di Venezia

Sestier 
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dò le sue brame, ed ella ad empi il voto 
e fece questa Chiesa come un Oratorio; 
scia contratta amicizia colle Moniche di 
Zaccaria, allora sole in questa Città, e me 
nicatavisi una sua figliuola, venivano el 
ogni Sabbato in barca a questa Chiesetta, 
vi cantavano il Vespero: finalmente venui 
la detta Adriana a morte lasciò a loro p 
testamento questo Sacro luogo, e ne furon 
le padione per un tempo , ma abbrucciatosi col 
Case vicine, cessò coll’Oratorio anche il Ja 
di esse Moniche. Dell’anno poi 809. fu d 
nuovo fabbricato da i Candiani, ed Ariar 
per rivelazione a s. Magno, e del 161 
riedificato ancora sul modello di Francesc 
Contini, e ridotto in una Chiesa di buon 
forma con più Altari, la quale vien uffi 
ziata dal Piovano, due Titolati, Diacono 
e Suddiacono, e da 20. tra Sacerdoti, 
Chierici. 
Vi si venera il corpo di S. Nicetto mart. 
d’Antiochia, trasportato da Nicomedia a Ve 
nezia, ed una Reliquia di s. Antonio Ab 
bate. Di Scuole di Divozione sonovi quell 
del SS., e quella del Rosario : le Scuol 
della Nativita, della B. V. degli Angeli 
che anche è Sovvegno, una dell'Angelo Ti 
tolare, quella de’ Barcajuoli di Fusina sotte 
la protezione di s. Lodovico, ed il Sovve 
gno del Crocefisso. 
Di Pitture, la tavola di s. Antonio è d 
incerto Autore, quella di s. Francesco è de 
Palma; l’Angelo Raffaelle nell'Altar mag 
giore è opera d'Alvise dal Friso, come pur- 
il Centurione da un de’ lati, ma il castigo 
de' Serpenti dirimpetto è di mano dell'Aliense 
La
	        
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