Sestier
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dò le sue brame, ed ella ad empi il voto
e fece questa Chiesa come un Oratorio;
scia contratta amicizia colle Moniche di
Zaccaria, allora sole in questa Città, e me
nicatavisi una sua figliuola, venivano el
ogni Sabbato in barca a questa Chiesetta,
vi cantavano il Vespero: finalmente venui
la detta Adriana a morte lasciò a loro p
testamento questo Sacro luogo, e ne furon
le padione per un tempo , ma abbrucciatosi col
Case vicine, cessò coll’Oratorio anche il Ja
di esse Moniche. Dell’anno poi 809. fu d
nuovo fabbricato da i Candiani, ed Ariar
per rivelazione a s. Magno, e del 161
riedificato ancora sul modello di Francesc
Contini, e ridotto in una Chiesa di buon
forma con più Altari, la quale vien uffi
ziata dal Piovano, due Titolati, Diacono
e Suddiacono, e da 20. tra Sacerdoti,
Chierici.
Vi si venera il corpo di S. Nicetto mart.
d’Antiochia, trasportato da Nicomedia a Ve
nezia, ed una Reliquia di s. Antonio Ab
bate. Di Scuole di Divozione sonovi quell
del SS., e quella del Rosario : le Scuol
della Nativita, della B. V. degli Angeli
che anche è Sovvegno, una dell'Angelo Ti
tolare, quella de’ Barcajuoli di Fusina sotte
la protezione di s. Lodovico, ed il Sovve
gno del Crocefisso.
Di Pitture, la tavola di s. Antonio è d
incerto Autore, quella di s. Francesco è de
Palma; l’Angelo Raffaelle nell'Altar mag
giore è opera d'Alvise dal Friso, come pur-
il Centurione da un de’ lati, ma il castigo
de' Serpenti dirimpetto è di mano dell'Aliense
La