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Sestigr
genio Memo ebbe il Prsorato, procurò cl
folsero unite l'entrate, e cominciossi à ris
ver Donne in questo modo.
Alcune divote persone circa l'anno 146
di consentimento del suddetto Eugenio
fabbricarono un luogo in forma di Romit
rio, dove colla grazia ed assitenza di qu
sto buon Prelato, si ritirò una pia Don
ovver Pizzochera del terzo ordine di s:
Francesco nominata suor Somfia da Venez
insieme con suor Agnese Ongara di buo
vita, la qual So lia avvegnache fosse in mo
to credito e considerazione presso il popol¬
su ricercata di ricevere in quell'Albergo
penitenza una divota Giovane venuta da.
cile, che da lei vestita si nominò suor N
rietta; indi vestironsi due altre Zittelle
bli, ed impetrarono dal Priore licenza
ampliare l'accennato Romitorio.
Finalmente del 1473 venuto a Vene
Tra Pietro Riano Cardinale del, ordine
Mlin. in qualita di Legato a Latere nel
neto Dominio, concesse in virtù d'un B
ve alla suddetta suor Soffia in forma graz
sa tutte le douazioni fatte e da farsele
sopradetto Eugenio, dichiarandola prima A
badessa del Monistero di san Francesco d
la Croce, fotto la regola ed obbedienza
IP. Min. Osservanti; ma dopo alcuni an
levò dal loro governo , e con altro B
ve di Sisto IV si sottopose al Vicario Ge
rale de Rifformati, promettendo di viv
sotto l'osservanza della prima Regola di s:
ta Chiara; se non che del 1594 il Car
nal Priuli foggetiò la Chiesa e'l Monist
alla sus Cura P.triarcale, come yi si co
serva