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di Castello.
di sant' Eleazaro, un osso di s. Lazaro, e
an dito di s. Maria Maddalena, e vi celebrò la
prima messa solennemente cantata il Piova¬
mo di santa Marina, con l'intervento della
Signoria, e del Doge Marino Grimani,
fu il giorno di s. Sebastiano: in quest'Ospi-
itale vi si sanano i poveri leprosi, si dà re-
capito agli Orfani, ed altri poveri: in tem-
porale vien governato da Gentil uomini, e
Cittadini, ed in Spirituale da' Padri Soma-
schi. Questo pio luogo è di Pietra sopra il
modello del Scamocci, con loggie, cortil-
li, e sale amplissime; la Chiesa è d’ordine
Corintio, con la Cappella maggiore di finis-
simi marmi : la palla colla B. V. san Lazaro,
ed altri Santi, è opera di Enrico Falange;
nell'altro spazio della Chiesa vi sono quat-
tro altari d'ordine pur Corintio, con marmi
fini da Carrara. Il Primo altare nell'entrar
amano destra ha la palla del B. Felice di ma-
no di Michiel Pietra Veneziano; la seconda
su fabbricata da Alessandro Tearini Bologne-
se, ch' è di san Giuseppe. Il primo alla si-
nistra è dipinto da Giacomo Palma, ch'è la
palla di san Sebastiano, e nel secondo evvi
santa Elena, di Francesco Barbieri da Cento,
Nell'entrar della porta Maggiore sulle Pa-
reti si veggono due statue di due Benefattori,
cioè di Bartolommeo Bontempelli una, l'al¬
tra di Gio: Domenico Biava con le sue in-
scrizioni: poco avanti s' erge il famosissimo
Deposito di Lazaro Mocenigo Capitan Ge-
nerale, ricco di marmi finissimi da Carrara,
d'Architettura, e d'intagli sul modello di
Giuseppe Sardi, dove si veggono in mezzo
rilievo i fatti che seguirono sotto la condot-
ta di