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nor consiglio. Nel 1229 passò nel pregadi la presidenza della
mercatura, sebbene altre magistrature fossero a tal uopo insti¬
tuite. Sino dalla metà del secolo XII si fece il magistrato del
forestiere perchè decidesse le liti tra i nazionali e gli esteri
mercatanti; al principio del secolo XIII si creò l’officio de’ tre
consoli de’mercanti e quello de sopra-consoli. E siccome eransi
aperti, dagli stessi nobili eziandio, molti banchi in Venezia per
lo giro dei cambi, si deputarono, verso il termine del secolo XV,
tre nobili con provyisoria vigilanza sopra que’banchi, i quali
perciò s’intitolarono i tre provveditori sopra i banchi di scritta.
Durarono essi sino all’ crezione del pubblico banco giro aper¬
to dal governo nel 1584 (1). Successe sinalmente nel secolo XVI
la gravissima alterazione nel commercio vencziano più sopra
indicata. Il senato scelse allora cinque nobili pratici, affinchè
uniti ai mercatanti più illuminati, investigassero la cagione del
disordine e ne suggerissero i rimedi. Cosi ebbe origine nel
1500 la magistratura dei cinque savi alla mercanzia , e final¬
mente nel 1708 fu creata una nuova magistratura detta dei tre
deputati al commercio, che però nel 1756 venne abolita.
Ciò è quanto all’ interno; quanto all’ esterno abbiamo già
parlato a pag. 38 sui consoli che dal secolo XII furono insti¬
tuiti nei porti del Levante, a Bairut, ad Aleppo, a Damasco
ad Alessandria, a Tunisi, a Tripoli, a Trebisonda, ec., a gua¬
rentigia dèi traffici nazionali in quelle regioni; ci resta ora sol¬
tanto a parlare del commercio fluviale, che fu, al paro d’ogni
altro, grandissimo, e di grande utilità pei Veneziani. Per ap¬
propriarselo, per esserne i soli dominatori tenevano essi una
squadra di galee sottili sul Po comandata da un capitano, ac¬
ciocchè impedisse il transito delle barche senza prima averle
visitate. Oltre di questi altri navigli teneano negli antichi
tempi in tutti i fiumi d’Italia a meglio circoscrivere il com¬
(1) Il banco giro fu instituito dapprima da persone particolari coi prporii
fondi, solto le discipline del suddetto magistrato de’ provoeditori sopra
Banchi. Andati però in decadenza que’ banchi privati nel 1584, dietro il sug-
gerimento del senatore Jacopo Foscarini, si apri in Riallo il banco pubblico
solto la presidenza di un nobile col titolo di Depositario, il quale a cauzione ob¬
bligava non solo i propri beni, ma esibiva ad un tempo idonea fideiussione.
Durava in carica quel preside tre mesi, nè poteva deporre l’'impiego se prima
non presentava al senato il bilancio e lo stato del Banco. Assistere dovea inoltre
quotidianamente nel Banco in tutte le ore delle adunanze mercantili nella piaz¬
za di Riallto. Gli altri ministri poi, che eletti venivano dal Collegio, doveano
pur essi prestare pieggeria. Niuno poteva ricusare per tutte le cambialli fore¬
stiere di riceverne il pagamento per banco, la moneta del quale era però affat¬
to immaginaria e si ragguagliava su questo, che fil ducato di banco valeva li¬
re nove e soldi dodici venete, ed il grosso, corrispondeva a soldi otto.