Cappellano ducale.
Tra gli onori impartiti da papa Alessandro III al doge Seba¬
stiano Ziani c’ era il cappellano ducale, mantenuto dal doge e
che il corteggiava nelle funzioni con veste di rosato colore a
maniche larghe e portante una candela sopra prezioso cande¬
labro. Si sceglieva esso anticamente tra soggetti distinti, avve¬
gnachè più cappellani ducali furono inviati a congratularsi
con varii principii per alcun lieto avvenimento. In seguito si
decretò che il tempio di s. Marco fosse ufficiato da ventiquat¬
tro cappellani eletti dal doge e che del cappellano proprio si
servisse il doge si per la celebrazione della messa nel ducale
palazzo e si per benedire coll’acqua santa il corpo della signo¬
ria e del collegio prima delle conferenze.
Chierico del doge.
Non solamente nella promissione ducale venne ingiunto al
principe il mantenimento del proprio cappellano, ma quello
eziandio di un chierico che in certo modo serviva di aiuto al
cappellano. Portava veste paonazza ed avea preciso luogo nelle
funzioni, sedeva nel Bucintoro o nei peattoni ducali, e nei pub¬
blici banchetti stava tra i notai ed i segretari.
Cavaliere del doge.
Per lo più era scelto dal corpo degli scudieri o dai beneme¬
riti famigliari del doge. Varie ed assidue erano le sue incum¬
benze. Spettava a lui l’introdurre gli ambasciatori nel senato.
c l’invitare i senatori a raccogliersi nei giorni solenni. Portava
la veste di raso e di velluto cremesino con maniche aperte, non
però tanto quanto quelle dei nobili, nè l’allacciava com’essi sot¬
to la gola. Usava giubboni, calzoni e pianelle di color cher¬
misino e berretta nera. Un tempo credesi che fossero due que¬
sti ministri di cerimonie.
Scudieri.
Di pochi passi precedevanó la persona del doge nelle pub¬
bliche andate, siccome si è detto, due scudieri portanti la sedia
ed il guanciale a comodo del doge stesso. Tali onori conce¬
duti vennero da papa Alessandro III al doge Ziani acciocchè
non fosse da meno dell’ imperatore Barbarossa al quale dovea
andare accanto. Il seggio ed il cuscino in antico non erano di