ponenti la presente Storia: poichè, e come mai
avrebbe potuto intraprendere, e tirare a fine quel
buon Religioso un' Opera, per tessere la quale ab¬
bisognavano infiniti documenti, ed un corredo d
immense notizie de i tempi i più reconditi? Im¬
possibile sarebbe stato per cosi dire, che nel breve
ſpazio di dieci anni un ſolo uomo aveſſe potu¬
to raccorre da' noſtri Archivi tanta abbondanza
di memorie, se non avesse trovati i materiali in
ordine per comporre si bello edifizio. Non ostan-
te un si possente aiuto, eccessiva è stata la fatica
del dotto Religioso, poichè ad esso è convenuto
ricercare buon numero di antiche Pergamene, e
vecchi Instrumenti, stati al Migliore ignoti, ed
inoltre visitare personalmente tutti i Monasteri
Chieſe, di cui nella presente Opera ha dovuto
ragionare, ad oggetto di rintracciare quei cangia-
menti, che dopo la morte del Fiorentino Collet
tore nelle medeſime ſono avvenuti. E siccome per
questo erudito suo lavoro ha riportato l'Autore
dal Pubblico un general plauſso, cosi mi ſembra
esser giuſto, e doveroso far di passaggio parola
e degna rimembranza del medesimo. Trasse il
Padre Giuſeppe i ſuon natali in Torino l'anno
1693. dal Nobile Uomo Pietro Paolo Richa Com-
mendatore dell' Ordine di S. Lazzero, il quale
conoscendo nel suo Figlio uno ſpirito elevato (se¬
condo l'uso di quei Genitori, che, o per ricono-
ſcerſi incapaci di dare educazione a i propri Figli
o che per altre cause dal paterno dovere si cre-
dono dispensati) inviollo nel Collegio Cicognini
della Città di Prato, luogo diretto da 1 Padri
della