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edifizio. Due pilastri inseriti nella Facciata interiore ac-
compagnano l' incrostatura delle medesime pietre, che
nobilmente arricchita d' intagli racchiude le tre Porte
principali. Sopra quattro grandi Archi posa con molto
bell' ordine la Cupola, la quale principia da un’ orna-
mento circolare, seguendo architrave, e fregio di mu-
raglia bianca con cornicione, su cui sportano gli spigo-
li, che formano il seſto mezzo tondo di somma grazia,
e ſvelta misura, con finestre ovali, che la illuminano.
Nella Traversa, che dà alla Chiesa forma di Croce, so-
no dieci altre colonne co i capitelli di intaglio a foglia-
me, donde si partono gli archi a proporzione di cir-
colo, sopra de 1 quali dopo mediocre distanza girano con
tutta la fabbrica architrave, fregio, e cornice ben rile-
vati. Le due Navi laterali non solamente adornano la
Navata dii mezzo, ma collo stesso ordine di colonne
accompagnano il giro della Croce, delle Tribune, e
degli archi tramezzati, i quali alle pareti con ricco scor-
niciato danno luogo alle Cappelle condotte a foggia di
nicchie grandi, e svelte, che sono 38. delle quali ven-
go ora a ragionare; non tralasciando all' occasione di
far ragione a i Padroni di esse, ed a i bravi Artefici, che
le adornarono, o di marmi, o di Tavole, massimamente
nell' anno 1759. e parecchi altri nel 1760. di stucchi.
III. La prima adunque all' entrare a manritta è della
Famiglia de i Marchesi Torrigiani, con quadro di Pier
di Cosimo, che vi rappresentò un' Assunta con Santi,
e Adamo disteso in terra sopra la vanga allato ad un Fico,
tavola rifiorita a speſe de i Padroni assai bene. La se-
conda è di Riccio Baldi cosi detto da Piero vocato Ric-
cio di Baldo nel 1414. essendosi chiamati anticamente,
de' Lotteringhi, de i quali ne fu Pier Crinito famoso
Letterato succeduto al Poliziano nella direzione de i Fi-
gli del Magnifico Lorenzo. E fu sbaglio del P. Negri
il farlo della Famiglia de' Ricci. Ma ritornando alla
Cappella, vi si vede una Madonna di marmo bianchissi-
mo di tutto rilievo avente in collo Cristo morto, fat-
tura di Giovanni di Cecco Bigio Artefice intendente,
che