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tare, che la B. Giuliana ivi con le sue Compagne a- 
bitaſse, e morisse, e che di là uscissero queste Suore per 
andar nella Casa ereditata in Cafaggiolo, lo che in quell' 
anno appunto, che notammo avere i Padri Serviti livel- 
lata l'antica abitazione della Santa a i Sigg. Ricci 
paſsata poi a i Sigg. Grifoni, i quali ideato aveano la 
fabbrica del Palazzo, che fu fatto fare da Michele 
Grifoni col disegno di Bernardo Buontalenti. 
IV. Ma affinchè noi ſtiamo ſul proposito di illu- 
strare le Chiese Fiorentine, ci restringeremo qui a por- 
tare le notizie della Chiesa delle nostre Suore, le qua- 
li dopo una faſtidiosissima lite di parecchi anni col Pa- 
roco di San Michele Bisdomini, che fu l'origine di 
molte vicende, ebbero la licenza di potere aprire un 
pubblico Oratorio, mediante un accordo tra Monaci 
Celeſtini Padroni della Cura, ed i Padri della Nunzia- 
ta Superiori delle dette Suore, approvato da Monsignor 
Domenico de' Bardi Vicario Generale dell' Arcivescovo 
Giuſeppe Maria Martelli, col rogito di Ser lacopo A- 
lessandro Sati. E alla pietà del Granduca Gio:. Gasto- 
ne queste sacre Vergini sanno grado non solamente del 
felice esito della lite, ma del ferro , e del legname 
neceſſario alla fabbrica della Chieſa, siccome era stato 
Benefattore magnanimo per l’edifizio del Convento il 
Granduca Cosimo III. Entrando adunque nella piccola 
Chieſa trovasi dirimpetto alla Porta l' Altar maggiore 
con una Tavola, dove un Ingleſe Eretico effigiò S. Giu- 
liana; o ſivvero copiò un quadro, che è nello Spe- 
dale di San Giuliano fuori della Porta a S. Piero in 
Gattolino; Viene a manritta il secondo Altare detto 
delle Reliquie, le quali sopra di esso sono e ricche, 
e molte. Gli ſtucchi, che rendono vaga la Chiesa 
sono di Bartolommeo Portogalli, e nello sfondo della 
Volta dipinse Niccolò Pintucci. Sulla Porta laterale a 
man manca per memoria eterna del Reale Benefatto- 
re leggesi la seguente Iscrizione. 
HVIVS