ga, coll' impresa del Fondatore, la quale è un Sole
col motto NONDVM IN VNDIS, che trovasi nelle Mone-
te , e Medaglie antiche di detti Marchesi, e nel fre-
gio, che intorno intorno ricorre tutto l' Edifizio a let-
tere d'’ oro si legge:
LVDOVICVS GONZAGA II. MARCHIO MANTVAE, VIRGINI GE¬
NITRICIRELIGIONIS CAYSA POSVIT. AN.SAL. M. CCCC. LXXVI
Soprantendente alla Fabbrica era stato Piero di Lapo
del Tovaglia Tesoriere del suddetto Marchese, il qua-
le per rimunerazione gli fece dono di sei di quelle,
sue Cappelle con l'Altar maggiore, appiè del quale
avvi del Tovaglia la sepoltura, in cui osservasi aggiun-
ta all' arme di lui l’ impreſa del Sole de’ Gonzaghi,
Questo Altar grande, scrive il Migliore, che fu dise-
gno del medesimo Alberti, ma le notizie nostre sono,
che il modello sia stata invenzione di Leonardo da-
Vinci. La figura era d'un Arco Trionfale circondato
da raddoppiate colonne con tutti i membri dell' Ar-
chitettura, fattura stimata molto per l' intaglio in le-
gno di Baccio d' Agnolo, e più che più per le pit-
ture di Pietro Perugino, e per un Crocifisso pur di
legno di Giuliano da S. Gallo, che inoggi, per essere
ſtato mutato l'Altare, è collocato nel Ricetto della
Cappella della Santissima Nunziata. Tale vicenda ad-
divenne ne' 17. di Settembre del 1655. non senza qual-
che biasimo dato da i Fiorentini, essendosi permesso ad
Alessandro, ed Antonio de' Medici figliuoli di Vitale
Ebreo fatto Cristiano, che inalzassero sull'Altar maggio-
re ſpogliato de' vetusti pregevoli ornamenti, un Ciborio
d' argento veramente ricchissimo per la valuta di sei-
mila ducati, e vago per il disegno, e lavoro di Maestro
Antonio Merlini Cittadino Bolognese, in esso sonc
scolpite le seguenti lettere:
ALEX. ET. ANT. FR. MEDICEI. VITALIS F. F. FLOR. ARGENTEVM.
HOC. DEO. TRIBVNAL: CLEMENTIAE, SYMBOLVM.AC. VOTVM
MORITVRI. D. D. CIo. 19. C. LV.
ed