E
2
IONE
XX.
DELLA CHIzs4
DISAN BARTOLOMMEO.
Nsinochè la Città di Firenze piccola,
e riſtretta fu nel suo primo recinto,
divisa era in Quartieri, quante appun-
to erano le sue Porte principali; quan-
do poi si crebbe, dilatando le sue
mura, recossi a Sesti, aggiungendovisi
la parte di Oltrarno, e facendosi di
quello di Por Santa Maria due parti, da un lato il
Sesto di San Piero Scheraggio, e dall’ altro quello di
Borgo, con dare ad ognuno le sue divise, che erano
l' insegna del Carroccio a San Piero Scheraggio, del
Ponte al Sesto di Oltrarno, del Becco a quel di Bor-
go, la Branca di Leone a S. Pancrazio, la Insegna del-
la Chiave a S. Piero, della Croce rossa a quello di S. Cro-
ce, e di un Tempio a S. Gio: Sebbene giusta il Villani, nel
1343. la Città fu ridotta di bel nuovo a Quartieri con
quest' ordine, il primo di S. Spirito, il secondo di S.
Croce, di S. Maria Novella il terzo, e di S. Giovan-
ni il quarto : e secondo questa divisione, ho io rego-
lata la Storia delle Chiese Fiorentine. Si debbono pe-
rò eccettuare da questa Regola alcune, le quali hanno
il Popolo di altro Quartiere da quello, cui la Chiesa
ascritta, e tra queste trovasi la Chiesa di S. Barto-
lommeo, compresa essendo ella in S. Giovanni, quan-
do i suoi Popolani spettano a S. Croce. E però se-
guendo io la condizione della Chiesa, che trovo segna-
ta tralle Chiese del Quartiere, di cui ragioniamo, al
medesimo piacemi di annoverarla, dandone in questa-
Lezione le notizie, che mi sono avvenuto a trovare.
II. E