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questo ragguardevol Convento, potendo io accertar 
il Leggitore, che di quanto sono per riferire, ne deb- 
bo grado alla diligenza delle medesime Religiose, le qua- 
li conservano nel proprio Archivio un’ abbondevolezza 
di originali Cartapecore, e di Codici, che maggior 
non si può desiderare da chi ha il bel genio di cose 
antiche. 
II. E per farci da i primieri Padroni del terreno 
sul quale fu eretto il Monastero, apparisce da tre Con- 
tratti lesistenti nel suddetto Archivio, essere stato un 
gruppo di Case, di un Casolare, di una Corte, Vi- 
gna, ed Orto appartenenti alla Famiglia de’ Guerranti 
di Marignolle, imperciocchè nell' anno 1342. essendo 
venuto a morte Dingo de' Guerranti, rimase Erede 
Matteo isuo Zio, con l'obbligazione di dare a titolo 
di legato pio 200. fiorini d'oro a i Capi tani della 
Compagnia di Or S. Michele, a i quali Matteo solleci- 
to di adempire la mente del Morto, si presenta per lo 
sborso della prescritta somma. E qui viene la prima. 
Cartapecora presso le Monache, nella quale si narra, 
come Matteo di Guerrato da Marignolle era tenuto a 
dare alla Compagnia di Or S. Michele di Firenze per 
l'anima di Dingo suo Nipote fiorini di oro 200. e pe¬ 
rò di commissione de i Capitani di detta Compagnia 
si ordina al suddetto Matteo, che sieno pagati a Messer 
Migliore Priore di S. Michele Bertelde, perchè i det- 
ti Signori Capitani confidano nella fedeltà, ed onesta 
vita di detto Prete, e vogliono, che i suddetti fiorini 
si convertano in opera pia, come è costume della Com- 
pagnia, raccomandandogli di comprare una, o più Ca- 
ſe per le povere Meretrici Convertite, e rogò a i 9. di 
Gennaio il Notaro de i Capitani Ser Michele di Tano 
Ghinolsi da Lucardo; Ed abbracciatasi la commissione 
dal devoto Priore di S. Michele, principiano i trattati 
tra lui, e il suddetto Matteo, il quale per mezzo de i 
suoi Procuratori venne al seguente contratto, che io 
riporto dal Libro segnato A del Monastero 
In Nomine Domini Amen. An. Dom. ab eius Incarua- 
tione