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no. Torna la terza Cappellalde Ginori, che portano 
nell' Arme il Giglio, con tavola alla Greca ſull' aſse in 
campo d'oro, rappresentante San Giovambatista, cir- 
condata da varie Storiette della Vita del detto Santo: 
e di qui si entrerebbe nella Sagrestia vecchia, ma pri- 
ma piacemi di terminare il lnovero delle Cappelle di 
Chieſa, giacchè non poche ci rimangono da conside- 
rare. Contigua adunque alla detta Sagrestia fa testata 
alla Croce la Cappella della Madonna di San Zanobi, 
cosi chiamata nelle antiche, e nuove Coſtituzioni 
veggonsi corona facienti ad essa dipinti dal Sig. Francesco 
Conti i Santi Lorenzo, Ambrogio, je Zanobi fatti in 
una notte per compiacere alla premura del Marchese 
Cosimo Riccardi suo Mecenate, ed insigne Benefattore; 
e l'iscrizione sotto la mensa indicante la Storia di que- 
ſta miracolosa Immagine, dice come segue. 
ARAM DEO OPTIMO MAXIMO SACRAM 
LAVRENTIO M. AMBROGIO MEDIOL. ET ZENOBIO FLOR. 
ECCLESS. EPP. 
QVA SVPER 
DEIPARAE VIRGINIS ICONAM 
EX ADVERSO SACELLO TRANSLATAM 
PRAECIPVO CVLTV VENERAMVR 
QVOD MAIORIBVS NOSTRIS TRADITVM SII 
ZENOBIVM S. M. FLOR. ANTISTITEM 
DVM HEIC SEDEM SVAM PONERET 
EAM IPSAM APVD SE IN SECRETO DETINVISSE CVBICVLO 
DOMINICVS ZIPOLI INSIGNIS HVIVS AMBROS. CANONICVS 
COSMO III. ETRVSCORVM REGE SACELLI PATRONO ANNVENTE 
PIETATIS ERGO EXORN. CVR. AN. SAL. CIOIOCCXIV. 
X. Maola) maraviglia, liche tira tutti i. Eiorentini 
a questa Cappella, si è ilo stupendo Sepolcro di por- 
sido isolato, e retto sulle cantonate, da quattro branche 
di Leone, earricchito di fruttami, e fogliami, di bron 
zo lavorati con tal delicatezza e diligenza, da Andrea 
Verrocchio, che non pari possibile potersi di getto far 
coſa simile; l'Arco, che in alto gira sopra il Sepol- 
cro,