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no moderni, e rappresentano alcuni Principi della
Medicee casa, gli altri xII. sono quasi tutti antichi,
ma però incogniti, a riserva di due, che uno si dice
Solone Legislatore, leggendosi il suo nome scritto
con greci caratteri nel proprio busto, l’altro preten¬
dono che sia il ritratto del Cinico Diogene. Ma
per esservi delle obiezioni, e de i dubbi si sopral’u¬
no, che sopra l'altro, stimo, che non sia per essere
discaro al lettore, che io brevemente dica il mio
sentimento, come ho fatto tutte le volte, che mi
è convenuto di parlare di teste antiche. E comin-
ciando dalla prima, nell' imbasamento quadrato a
foggia di termine, discerno scritto ZOAQN ONO¬
MOOETHE, sopra del quale imbasamento posa
una testa barbata d’antichissimo lavorío, e non
per tanto gl'intendenti di gusto più raffinato tro¬
vano da sospettate, e nella formazione de' caratte-
ri, e nella voce insolita di Legislatore, poichè
costantemente, e ne’ pochi marmi sinceri, che ce ne
restano, e sempre negli scrittori si trova il nome
di Filosofo, o solo, o unito al più con quello del
padre, e talvolta della Patria. Darebbe ancora non
piccolo motivo di sospettare, la diversità che passa
fra questo, e il ritratto creduto di Solone dall' Or-
sino, se i caratteri COAQNOC letti da quel dotto
uomo in non so qual gemma, oggi non si dovesse-
ro credere esprimenti più tosto il nome dell' artesi¬
ce che intagliò, che del Filosofo esfigiato; tanto
più che si ritrova l'istesso nome di Solone, in al-
tre gemme nelle quali non sono teste, ma diverse
figure. Quanto poi all' antichità de’ caratteri, io
posso assicurare, che se non sono, dimostrano almeno
nella formazione la maniera de' tempi di Solone, e
certamente non scolpiti sono nè ai tempi nostri,