DETTA DELLE ARTI. 187
gano, benchè chiunque abbia viaggiato per l' alta
Germania può averne veduti d'uguale, se non su-
periore raffinamento. Viene a' nostri accresciuto
pregio grandissimo dall' esservene alcuni lavorati
da Personaggi di alto affare, e per fino uno di
mano di Pietro primo, Imperatore della gran
Russia.
Non si deve lasciare d'osservare l'ornato este-
riore di questi due Sgrigni, o come oggi forse
non impropriamente si dice scarabattole, consisten-
te in alcune figure, e gruppi lavorati in massello
di argento da Gian Bologna altre volte mentovato;
e sono sicuro, che gl'intendenti del disegno altret-
tanto ammireranno il valore di quell' uomo in que-
ste piccole figure, le quali di poco eccedono il
palmo romano, quanto altamente lo commendano
nelle statue di marmo, e di bronzo, che per la
Città si vedono.
Di avorio pure è un gran Crocifisso, che per la
sua mole non ha trovato luogo nelle scarabattole,
e meritava distinzione per la grandezza, e per la
manifattura; laonde posa sopra piedistallo, o mon-
te di paragone, arricchito di bronzi dorati.
Il terzo Sgrigno, composto è di legni naturali
di vari colori, intarsiati con somma finezza.
Il quarto viene composto dall' ambre ridotte a
vasi, e supellettili sacre, e profane con diligenza
somma, vedendosene non poche delle istoriate
intrecciate in macchine grandissime, a titolo di so-
la magnificenza; non comportando la materia di
servirsene in usi quotidiani.
Il quinto, e ultimo Sgrigno di questo Gabinetto,
è ornato con belle Colonne di alabastro orientale
Bassirilievi d'avorio a grottesca, e quadratura di
eba¬