che il Papa ſteſse a S. Antonio del Vescovo. E muo-
vemi a viepiù credere che non si debbano confondere
queste due Chiese, l’autorità di Fra Serafino Razzi
Camaldolense, il quale nella Vita di S. Antonino, par-
lando del luogo di sua morte, nota che mori in un
palazzo dell’ Arciveſcovado detto Santo Antonio poco
fuori della Porta a S. Gallo verso Montughi, oggi ro¬
vinato del tutto. E finalmente chiarissimo argomento
per corroborare questa mia opinione sembranmi molti
Contratti, ne' quali si legge: Actum in Palatio Episco-
patus S. Antonii prope Florentiam
V. Ma per tornare a' Canonici Regolari di Santo
Antonio, trovasi negli spogli di Ser Filippo di Bernar¬
do Mazzei da Caſtelfranco di sotto all' Archivio Gene-
rale la preſentazione di una Bolla di Calisto III. al Vi¬
cario dell' Arcivescovo Fiorentino data in Roma a’ 16.
di Agosto del 1455. anno I. del Pontificato, che isti-
tuisce Don Umberto Commendatore della Precettoria di
Santo Antonio, ed in essa Bolla si nominano le cose
seguenti,, Statuta, ordinationes, mandata, concessiones
&c. facta per dictum Summum Pontificem in favorem
Monasterii, Hospitalis, & Mansionis S. Antonii Viennen-
sis Diecesis Ordinis S. Augustini, & eius membrorum
& adnexorum, nec non Abbatis Generalis, & Precepto-
ris eiusdem Ordinis, & aliorum Abbatum,, Ed in spe¬
cie confermasi il privilegio loro dato da i Sommi Pon¬
tefici Innocenzio VI. Giovanni XXII. Bonifazio VIII.
Martino V. Eugenio IV. e Niccolò V. il qual privi¬
legio era di poter raccorre limosine per sovvenimen-
to de' Poveri da alloggiarsi ne’ loro Spedali, la qual
raccolta ſembra, che venisse contesa, o impedita da'
Superiori Ecclesiastici. Anche nel medesimo Archivio
al Protocollo di Ser Tommaso di Ser Francesco Ma¬
si compariscono altri Commendatori, o sivvero Pre¬
cettori di Santo Antonio di Firenze, come al 1395.
Fra Paolo di Rinuccio da Montefeltro; ed in grazia
del suddetto Fra Umberto, avvi alle Riformagioni e-
stratto 116. una provvisione della Signoria di Firenze
la