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D.
O. M.
ARAM HANC SACRIFICIO IN SINGVLAS HEBDOMADAS DITATAM
SANCTIS ANDREA CORSINI ET MARIAE MAGDALENAE PAXIAE
VSQVE SIBI FAVENTIBVS
ANTONIVS NICOLAVS CECCHINI
ECCLESIAE METROPOLITANAE SACERDOS
DVM TRIENNALIBVS HIC A CONFESSIONIBVS ERAT
PONENDAM CVRAVIT. AN. MDCCXI.
All'Altar maggiore vedesi il mistero della Incarnazione
dipinto con maniera lodevole da Alfonso Boschi, uno
de' migliori, che profittassero nella scuola di Matteo Ros¬
selli, del quale egli era nipote. Sotto l'Altare il Mar¬
chese Roberto Capponi nel 1648. vi collocò il Corpo
del Santo Martire Terenzio, quivi da Roma trasferito
con pompa, e solennita grande nel di 30. di Gennaio.
Questo santo Corpo noi lo vediamo riccamente ve¬
ſtito giacente in un' Urna dorata co' suoi cristalli, e nel
dinanzi avvi una grata di legno assai bella, che imita il
bronzo, e un favore dispensato dal Santo alla Montalva
vien riferito dallo Scrittore della sua vita, che io ripor¬
to colle sue parole del libro III. cap. VIII. come ap¬
presso ,, Essendo stato impetrato dal Marchese Roberto
„Capponi pel Conventino il Corpo del Glorioso Mar¬
„ tire San Terenzio, andovvi Leonora dalla Quiete per
„ adorarlo nel Coro, dove era collocato, e aperta la
„ Cassa genuflessa orava divotamente, parlando con
„ detto Santo, e ringraziandolo, che si fosse degnato di
„ abitare in luogo si umile fra le povere Ancille del
„ suo Signore; ed ecco che all'impiovviso vede la
„faccia del Santo tutta risplendente a guisa del sole.
„ Sorpresa perciè da maraviglia con tutte le sue fan¬
„ ciulle assistenti a questa divota azione, per ricono¬
„ scere tale verità, e confermarla con prove, fece ser-
„rare tutti gli usci, e le finestre, ed estinguere i lumi
„ accesi intorno al Deposito, ma allora cominciò a sfa¬
„villar più vivo quello splendore con ammirazione, e
» con¬