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le Colline di Pisa, e ne parla anche Matteo Villani al
Lib. XI. Cap. XX. „ e il di medesimo si posano a To¬
„ iano, e da’ Terrazzani ebbono il Castello, e pochi
„ di dopo la Rocca, d’onde venne a Firenze la Cam-
„ pana, che è posta sul ballatoio del Palazzo de’ Priori.
„ la quale ai mercanti dà l’ora del mangiare ,, E in es-
sa si leggono queste parole:
MENTEM SANCTAM, SPONTANEAM, HONOREM DEO,
ET PATRIE LIBERATIONI.
Bartol. Pisanus me fecit Cttia nôe & Gherardus P.
E finalmente in altra Campana, che suona il mezzodi
ch'è la più moderna, si legge:
COSMUS II. M. DUX ETR. IV. 1615.
Circa l'Orivolo antico notò nel suo Diario Reccho di
Domenico Spinelli, il qual vivea nel 1444. come prin¬
cipiò a suonar le ore a di 25. di Marzo del 1353.
XVII. Anche delle Statue di Piazza avvi da dire
alcuni casi; E primieramente nel 1543. il Duca Cosimo
fece rappiccare il braccio manco al Davidde di Miche¬
lagnolo, il qual braccio fu rotto da un legno gettato
dalle finestre di Palazzo nell’ ultima cacciata de’ Medi¬
ci : Diario del Marucelli : E nel 1544. nella mattina
della vigilia di S. Gio: Batista mentre il Duca Cosimo
stava in Ringhiera, cadde dall' Ercole del Bandinelli
un pezzo di marmo della spalla ritta, che ammazzò
un Contadino; e si vede il marmo ricommesso a tal Fi¬
gura: come nota il suddetto Diario.
E nel 1495. adi 21. Dicembre la Giuditta di bron¬
zo, che era in Casa di Piero de’ Medici, si pose in
sulla ringhiera del Palazzo dei Signori, allato alla por¬
ta, come si legge nel Diario di Luca Landucci.
E nel 1564. adi 4. di Marzo si levò il Leone di
Piaz¬