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sono le molte colonne, e graziosi gli architravi, fregi,
cornici di pietra, che intorno intorno rigirano tutta
l’opera . Le pietre sono cosi belle, e leggiadre, che
non cedono gran fatto al marmo, nè cercando io per
ora di salire agli alti appartamenti della Galleria ric¬
chissimi di maraviglie, osservare mi piace la forma delle
logge, che è Dorica robusta, e condotta con somma
bellezza, e comodo alla Residenza di tredici Magistra-
ti, l’uno con l’altro continovati, ivi in poco spazio tro¬
vandosi quello, che fa di bisogno alle Cause. Il tutto per
comodità pubblica, come fu scritto in medaglie gettate
nei fondamenti ai 14. di Luglio del 1561. giusta un Dia¬
rio nella Libreria Magliabechiana, delle quali meda¬
glie alcune se ne trovano in mano degli Studiosi, e qui
noi una ne effigiamo in rame, in essa vedendosi da una par¬
te il ritratto di Cosimo con l'anno 1561. e nel rovescio la
veduta degli Ufizj con queste parole: Publicae Commoditati.
Al rimpetto finalmente di ogni Arco scompartite con
disegno di ottima proporzione vi sono molte Porte, che
mettono nelle Audienze de’ Magistrati, provvisti di stanze
bene adagiate, ma nè più, nè meno di ciò, che richiede
la bisogna delle cose umane in tali affari. E qui troveremo
la Chiesa, posciachè camminando lungo le logge verso
il Palazzo Vecchio, trovaſi l' ultima Porta, quasi di figura,
e di altezza simigliante alle altre de'Magiſtrati, poſta in
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